L’alleanza Russia-Cina ormai non è più un fattore da mettere in discussione, così come l’ostilità dichiarata dai rispettivi presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin verso l’operato statunitense e l’Occidente in generale.
Ad oggi il tutto è stato ufficializzato con una vera e propria dichiarazione congiunta, dove i leader di Pechino e Mosca si sono mostrati più uniti che mai verso quello che descrivono come un progetto di difesa dei “principi della giustizia e di un ordine mondiale democratico che rifletta le realtà multipolari e si basi sul diritto internazionale”.
L’obiettivo sarebbe quello di “lavorare insieme per sostenere l’equità e la giustizia nel mondo”.
Alleanza Russia-Cina: “Stati Uniti sono una minaccia diretta alla nostra sicurezza”
Si rafforza sempre di più l’alleanza tra la Russia e la Cina, che sembrano non voler indietreggiare in alcun modo nella loro lotta comune verso l’espansione dei propri territori e la resistenza verso chiunque intenda mettergli il bastone tra le ruote.
Il nemico primario sono chiaramente gli Stati Uniti, visti da Putin e Xi Jinping come “una minaccia diretta alla sicurezza di Russia e Cina”. A loro dire, gli USA “pensano ancora in termini di Guerra Fredda” e starebbero “anteponendo la sicurezza di ‘gruppi ristretti’ alla sicurezza e alla stabilità regionale, il che crea una minaccia alla sicurezza di tutti i paesi della regione. Gli Stati Uniti devono abbandonare questo comportamento”.
L’ufficializzazione del patto tra i due Paesi è avvenuta nella giornata di ieri a Pechino, dove Putin si è recato per quello che è il suo primo viaggio all’estero dopo aver essersi assicurato un nuovo mandato di 6 anni alla guida della Russia, in seguito alle “elezioni democratiche” avvenute di recente, che lo hanno visto trionfare con quasi il 90% dei voti.
Putin e Xi: uniti contro gli “Stati Uniti e i loro alleati”
Si consolida quindi il patto tra Pechino e Mosca, per quella che i due leader definiscono come una “partnership strategica”, e un “rapporto guadagnato duramente, che le due parti devono custodire e alimentare”.
In occasione della dichiarazione congiunta hanno nuovamente affermato di essere: “disposti a realizzare insieme lo sviluppo e il rafforzamento dei nostri rispettivi paesi, e a lavorare insieme per sostenere l’equità e la giustizia nel mondo”.
Xi e Putin però non sembrano condividere solo i principi democratici di equità e giustizia per tutti, decantano anche con una certa fierezza l’obiettivo comune di espansione o difesa dei propri territori, e la ferma collaborazione tra i due nel raggiungere a tutti i costi tali obiettivi.
I principali punti cardine sui quali si va a forgiare l’alleanza tra Russia e Cina sono in particolare:
- La difesa dei rispettivi diritti e interessi legittimi e la resistenza verso qualsiasi tentativo esterno di ostacolare o interferire negli affari interni dei due Stati, o di limitarne il potenziale economico, tecnologico o di politica estera;
- Totale appoggio da parte della Russia verso la Cina contro l’indipendenza di Taiwan. Putin “riafferma il suo impegno al principio di una sola Cina, riconosce che Taiwan è parte integrante della Cina, si oppone all’indipendenza di Taiwan in qualsiasi forma e sostiene fermamente le azioni della parte cinese per proteggere la propria sovranità e integrità territoriale, nonché per unificare il paese”;
- Totale appoggio da parte della Cina verso la Russia riguardo all’invasione dell’Ucraina. Xi: “sostiene gli sforzi della parte russa per garantire la sicurezza e la stabilità, lo sviluppo nazionale e la prosperità, la sovranità e l’integrità territoriale, e si oppone alle interferenze esterne negli affari interni della Russia”;
- La lotta comune contro “i tentativi degli Stati Uniti di violare l’equilibrio strategico”, definiti come dei “passi estremamente destabilizzanti, che rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza di Russia e Cina”. I due Stati “si oppongono ai tentativi egemonici degli Stati Uniti di cambiare l’equilibrio di potere nell’Asia nordorientale attraverso l’accumulo di potenza militare e la creazione di blocchi e coalizioni militari”;
- Corea del Nord: “Le parti si oppongono alle azioni di intimidazione in ambito militare portate avanti dagli Stati Uniti e dai loro alleati, che provocano un ulteriore confronto con la Repubblica Democratica Popolare di Corea”;
- Guerra nucleare. I due hanno dichiarato “Non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e non dovrebbe mai essere combattuta”;
- Collaborazione in ambito finanziario, industriale, agricolo, tecnologico, energetico e nucleare civile.