Caso Yara Gambirasio, gli avvocati di Bossetti comunicano: «Le attuali 23 diluizioni di DNA sono sufficienti per nuove analisi»

Il caso Yara Gambirasio scuote l’Italia dal 2010, anno in cui la 13enne è scomparsa nel nulla da un campo sportivo a Brembate di Sopra, Bergamo. Nella provincia lombarda, oggi, si è svolta un’importante udienza (davanti alla Corte d’assise) a seguito di una richiesta da parte degli avvocati di Massimo Bossetti, al momento colpevole dell’omicidio della sportiva e condannato permanentemente all’ergastolo. Da quanto riportano gli uffici stampa, i difensori P. Camporini e C. Salvagni hanno richiesto nuovi accertamenti sui resti degli abiti della ragazza, su cui è stata trovata una parte del Dna del 50enne. Nel seguente articolo, tutti gli aggiornamenti a riguardo.

Caso Yara Gambirasio: ulteriori analisi con i campioni di DNA trovati

La richiesta dei difensori di Massimo Bossetti di ripetere gli accertamenti sul DNA nel caso di Yara Gambirasio ha aggiunto una nuova svolta a una vicenda giudiziaria già complessa. Secondo quanto riportato da Paolo Camporini e Claudio Salvagni, avvocati, il materiale analizzato presenta «23 diluizioni», una scoperta che solleva interrogativi sulla qualità e l’affidabilità dei campioni analizzati durante il processo dell’ex muratore. I due esperti forensi hanno aggiunto: «In quali condizioni siano i campioni non lo sappiamo, ma ci è sempre stato detto che era poco. In realtà è molto e le analisi sui campioni andavano fatte in primo grado»