Eleonora Riso, livornese, torna a far parlare di sé a seguito della vittoria della 13esima edizione del talent MasterChef Italia. La 27enne, a distanza di poco tempo dalla fine del programma, ha rilasciato una lunga intervista dichiarando di aver investito nella sua formazione ma senza ricevere offerte lavorative allettanti. La giovane, infatti, ha affermato: «Dopo che ho vinto Masterchef non mi ha chiamato nessuno. Trasferirmi a Milano? No, sono pigra». Nel seguente articolo, tutti i dettagli a riguardo.
Eleonora Riso: il declino lavorativo dopo MasterChef
Dopo aver vinto MasterChef, Eleonora ha deciso di investire il premio vinto nel miglioramento delle sue competenze culinarie, frequentando corsi di specializzazione in varie parti d’Italia e all’estero, dicendo: «Ho sempre creduto che la cucina sia un’arte in continua evoluzione e volevo esplorare tutte le sfumature di questa professione. Da Firenze a Parigi, da Tokyo a New York, ho imparato tecniche diverse e ho scoperto sapori che non avrei mai immaginato». Un insieme di esperienze, queste, che non le hanno comunque consentito di ricevere offerte adeguate alle sue ambizioni e alla preparazione. Motivo per cui, la giovane chef ha preferito rimanere nella terra natale, la Toscana, dettata dal desiderio di ritrovare le sue radici e vivere in un ambiente che la ispira quotidianamente, aggiungendo: «Dopo la trasmissione nessuno mi ha chiamato. Avevo considerato l’idea di trasferirmi a Milano ma sono troppo pigra. Inoltre, la Toscana è il mio rifugio».
Questa decisione si è rivelata vincente. Le sue cene-evento hanno rapidamente guadagnato popolarità, attirando appassionati di gastronomia da tutta Italia e non solo. Eleonora è riuscita a creare un’atmosfera unica, dove ogni piatto racconta una storia e ogni ingrediente è scelto con cura. Guardando al futuro, la cuoca ha grandi piani tra cui: il primo libro di ricette, una raccolta delle sue creazioni più amate e delle storie che le hanno ispirate. Inoltre, ha in progetto di aprire un piccolo ristorante in Toscana, un luogo intimo e accogliente dove continuare a sperimentare e a condividere la sua passione per la cucina.
Riguardo la scelta del trasloco, la Riso conclude: «Negli ultimi due anni ho fatto circa cinque traslochi, una lunga serie di barboneggiamenti, brevi soggiorni, lunghi soggiorni. Immemore di tutto ciò, mi era venuta una mezza idea di provare a trasferirmi a Milano. E invece sono pigra. A Milano farò solo la turista».