Il 2 aprile di ogni anno segna l’anniversario della morte di Aldo Fabrizi, uno dei protagonisti più amati e riconoscibili del panorama cinematografico italiano. La sua figura ha attraversato il Novecento con una versatilità che lo ha reso una leggenda del grande schermo, capace di far ridere, emozionare e riflettere con la sua presenza inconfondibile. Attore, regista e autore, Aldo Fabrizi ha saputo dare vita a personaggi che, pur nella loro semplicità, hanno segnato un’epoca. Con il suo carattere vivace e il suo umorismo pungente, è stato capace di incarnare l’italiano medio con le sue contraddizioni, ma anche la sua dignità e il suo spirito.
Una carriera da protagonista
Aldo Fabrizi nasce a Roma il 1° novembre 1905 e la sua carriera inizia ben presto nel mondo del teatro, ma è con il cinema che raggiunge la celebrità. Esordisce nel 1937, ma è durante gli anni ’40 e ’50 che diventa una figura di riferimento per il pubblico italiano. La sua carriera si sviluppa in modo parallelo al periodo di grande trasformazione che il cinema italiano sta vivendo: dalla commedia all’italiana al neorealismo, passando per il cinema di genere e i film comici.
Fabrizi non era solo un attore comico, ma anche un interprete straordinario di ruoli drammatici. Il suo volto espressivo e la sua grande capacità di passare dal sorriso alla riflessione lo hanno reso uno degli attori più completi del cinema italiano. Tra i suoi film più celebri ricordiamo Un giorno in pretura (1953), I soliti ignoti (1958) e Il vigile (1960), dove ha interpretato una vasta gamma di personaggi che rappresentavano la borghesia e la vita quotidiana con un misto di ironia e malinconia.
Il simbolo di una Roma che ride
Aldo Fabrizi è stato anche il volto di una Roma popolare, capace di raccontare con affetto e ironia le contraddizioni della società del suo tempo. Con il suo dialetto romano e le sue battute spesso taglienti, rappresentava la figura dell’uomo semplice che lotta contro le difficoltà della vita, ma che non perde mai il sorriso. Il suo stile era quello di una comicità che affondava le radici nella quotidianità, nelle piccole disavventure che tutti possono vivere.
Nella sua carriera, ha collaborato con alcuni dei più grandi registi italiani, come Federico Fellini e Luigi Comencini, ed è stato protagonista di scene che sono entrate nella storia del cinema.
14 frasi celebri di Aldo Fabrizi
- “A me non me frega niente della politica, ma se se mette a fa’ ‘sto lavoro, io ce l’ho da fa’!“
- “Nun c’è niente de peggio che trovarsi con un amico che te dice ‘mo t’accompagno a casa’, e poi s’addormenta pure durante il tragitto.”
- “Tutti parlano della crisi, ma nessuno s’è accorto che a me non m’hanno mai dato una mano… nemmeno per affondare!“
- “E poi, che c’entra? A me basta una panchina, un buon vino e un po’ di chiacchiere: la felicità è tutta qua.”
- “Fidati de quello che dico, te lo dice uno che sta tutto il giorno a pensare: ‘Mo’ lo farò, domani!’ E domani non arriva mai.”
- “Mi sembra che la vita è come ‘na pizza: quando è buona è già troppo tardi per rimpiangerla.”
- “Se la gente sapesse quanto c’è di vero in quello che dico, starebbero tutti a ridere come dei matti!“
- “Io non sono superstizioso, solo un po’ scaramantico. Quando vedo un gatto nero, gli dico: ‘Senti, te la fai una passeggiata più lunga?’.”
- “Te giuro, che più ci penso, più mi rendo conto che ‘sto mondo non è fatto per uno come me… ma tant’è, mi tocca!“
- “Certo che la vita è strana, eh? La gente ti dice ‘sta tranquillo’, e tu ti senti come uno che sta andando a finire sotto un tram!“
- “Il lavoro è come il caffè: a me piace, ma non è che vado tanto d’accordo con lui.”
- “Lo sai qual è la mia teoria? Chi lavora troppo non ha mai tempo per godersi la vita. E se la vita è una torta, beh, io voglio una bella fetta!“
- “Vedi, il problema è che la gente pensa troppo. Non pensare troppo, pensa solo a quello che vuoi mangiare stasera.”
- “Sei un tipo a posto, ma non ti preoccupare, non è che facciamo tutto il giorno… solo parte!“
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