Il 20 aprile 1889 nasceva ad Adolf Hitler, una delle figure più controverse, studiate e condannate della storia moderna. Leader del Partito Nazionalsocialista tedesco, autore del Mein Kampf, artefice dell’Olocausto e della Seconda guerra mondiale, è stato un personaggio capace di trascinare un’intera nazione con teorie assurde, paranoiche e profondamente razziste. Ma c’è un aspetto di lui meno conosciuto – e per certi versi sorprendente: la sua visione della famiglia. Sì, anche Hitler parlava di “valori tradizionali”, genitori devoti e bambini ariani da coccolare. Peccato che, come tutto nel suo mondo, anche l’idea di famiglia fosse distorta e funzionale alla propaganda.
La famiglia secondo Hitler: bionda, ariana, obbediente
Per Hitler, la famiglia era uno strumento. Un pezzo importante del puzzle che doveva portare al suo sogno malato: un Reich millenario popolato solo da “puri ariani”.
Nel suo libro Mein Kampf, scritto in prigione nel 1924, definiva la famiglia come “la cellula fondamentale del popolo tedesco”. Ma attenzione: non stava parlando di amore, dialogo o educazione libera. No, per lui la famiglia doveva sfornare soldati e madri prolifiche, ubbidienti allo Stato e fedeli all’ideale nazionalsocialista.
La famiglia perfetta per il Führer doveva essere formata da un padre autoritario, lavoratore e devoto al partito, una madre casalinga, fertile e senza troppe pretese, figli biondi, educati alla disciplina e pronti al sacrificio.
Le donne, secondo lui, dovevano “dare figli alla nazione”, e l’unico diploma che contasse era il “certificato di maternità”. Insomma: altro che parità, qui siamo all’uso ideologico della culla.
La famiglia d’origine: tra un padre violento e una madre adorata
Dietro a tanta rigidità, c’era però un’infanzia difficile. Hitler era nato a Braunau am Inn, in Austria, da Alois Hitler, un funzionario doganale dal carattere brutale, e Klara Pölzl, una donna dolce e protettiva, cugina del marito.
Alois era un uomo autoritario, spesso ubriaco, che maltrattava il piccolo Adolf. Klara, al contrario, era adorata dal figlio, che le restò legato fino alla morte. Alcuni storici ritengono che proprio il contrasto tra l’ammirazione per la madre e l’odio per il padre abbia contribuito a modellare la sua visione distorta dei ruoli familiari.
Non a caso, non si sposò mai ufficialmente finché non fu troppo tardi (Eva Braun, sua compagna storica, divenne sua moglie poche ore prima del suicidio nel bunker di Berlino). I bambini? Nessuno. Una famiglia “sua”, di fatto, non l’ha mai avuta.
Il Führer e le “domeniche in famiglia”
Per quanto suoni assurdo, Hitler amava rappresentarsi come un uomo semplice, legato alla quotidianità, amante dei cani, della pittura e… delle chiacchiere serali con i suoi più stretti collaboratori.
C’è chi racconta che, durante le cene a Berghof (la sua residenza in Baviera), si lanciava in lunghe dissertazioni sulla morale domestica, i doveri delle donne e i giochi dei bambini. Peccato che tutto fosse filtrato dalla sua ossessione razziale: la famiglia ideale non era affatto “umana”, ma un ingranaggio per mantenere il potere e selezionare “i migliori”.
Una famiglia per il potere, non per amore
Hitler non credeva nella famiglia come rifugio o luogo d’affetto. La vedeva come un mezzo per costruire il suo impero: ordinata, controllata, riproduttiva. L’idea che un figlio potesse diventare un artista libero, o che una donna potesse scegliere di non avere figli, era per lui una follia. E forse proprio per questo, la sua stessa vita privata è rimasta vuota, isolata, dominata dal controllo e dall’ossessione.
Un compleanno che non merita certo festeggiamenti, ma che può servirci per capire dove portano l’odio, il fanatismo… e le visioni distorte perfino dell’amore e della famiglia.
15 frasi di Adolf Hitler sulla famiglia
- “La famiglia è la base dello Stato. Ma solo se sana, ariana e obbediente.”
- “Le madri tedesche sono le vere eroine della nazione.”
- “Una donna ha il dovere sacro di portare figli al Reich.”
- “Il padre deve essere il comandante della casa, come io lo sono della Germania.”
- “Non esiste futuro per una nazione senza figli biondi e forti.”
- “La famiglia è l’arma più potente se è costruita secondo il modello ariano.”
- “Ogni madre tedesca che dà alla luce un figlio serve meglio il Reich di dieci ufficiali.”
- “Il nostro compito è proteggere la famiglia dal decadimento morale.”
- “I bambini devono crescere forti, sani e pronti alla guerra.”
- “L’unione familiare deve essere pura: niente ebrei, niente miscele.”
- “Amo i bambini. Se sono tedeschi.”
- “L’educazione parte dalla culla: chi sbaglia lì, sbaglia per sempre.”
- “Nessuna donna è più rispettabile di quella che serve la patria come madre.”
- “La mia vera famiglia è il popolo tedesco.”
- “La famiglia? Solo se al servizio del Reich. Altrimenti, è un ostacolo.”
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