Parlare di Oscar Wilde senza parlare di bellezza è come ordinare un cappuccino senza schiuma: tecnicamente esiste, ma manca la parte migliore. Scrittore, drammaturgo, poeta e polemista britannico dell’Ottocento, Wilde è passato alla storia per la sua arguzia, il suo stile impeccabile (sia nella scrittura che nell’abbigliamento) e per la sua ossessione dichiarata per tutto ciò che fosse bello, esteticamente perfetto, o anche solo raffinato.
Chi era Oscar Wilde, il profeta dell’eleganza
Nato a Dublino nel 1854, Oscar Wilde era un uomo fuori dal tempo: elegante, colto, eccentrico, adorava scandalizzare l’alta società vittoriana con le sue battute affilate e il suo spirito libero. Autore di opere come Il ritratto di Dorian Gray, L’importanza di chiamarsi Ernesto e De profundis, Wilde era molto più di un semplice scrittore: era un performer, un filosofo in giacca di velluto, un ribelle con il monocolo.
Amava i fiori rari, i completi su misura e le provocazioni intellettuali. Ma, più di ogni altra cosa, Wilde amava la bellezza. E non quella generica e astratta: parliamo di bellezza concreta, sensuale, esibita, portata con orgoglio e mai con modestia.
La bellezza come religione personale
Per Oscar Wilde, la bellezza non era solo importante: era sacra. Era convinto che l’arte dovesse essere fine a sé stessa (“l’arte per l’arte”, come proclamava il movimento estetico di cui era portabandiera). La bellezza, per lui, era una verità superiore, una forma di libertà e anche una provocazione sociale. In un’epoca grigia, moralista e repressa, Wilde osava dire che un fiore all’occhiello valeva più di un curriculum.
Nel Ritratto di Dorian Gray, Wilde mette nero su bianco la sua ossessione estetica: il protagonista cede alla tentazione di un’eterna giovinezza e bellezza, sacrificando l’anima in cambio. È una favola dark, certo, ma anche un’esaltazione del culto dell’apparenza come rifugio, come via di fuga e, perché no, come forma di ribellione.
Wilde e la bellezza nella vita quotidiana: tra giacche di velluto e gigli all’occhiello
Oscar Wilde non si limitava a scrivere sulla bellezza: la indossava. Letteralmente. Un aneddoto racconta che durante il suo viaggio negli Stati Uniti, quando gli chiesero alla dogana se avesse qualcosa da dichiarare, rispose:
“Non ho nulla da dichiarare, tranne il mio genio.”
Quella frase racchiude perfettamente il suo stile: ironico, vanitoso, teatrale. Wilde girava con completi vistosi, scarpe lucide, cravatte di seta e, spesso, con un fiore esotico all’occhiello. La sua estetica era un manifesto vivente.
Un’altra volta, pare abbia interrotto una conversazione per lodare ad alta voce il nodo perfetto della cravatta di un passante. Questo era Wilde: pronto a sacrificare la serietà per un dettaglio estetico ben riuscito.
La bellezza come provocazione e condanna
Ma l’amore per la bellezza non fu solo una passione frivola. Fu anche il motivo per cui Wilde venne ostracizzato, condannato e perseguitato. La sua omosessualità, vissuta senza ipocrisie, fu considerata “un crimine contro natura” dalla società britannica dell’epoca. La bellezza che Wilde cercava negli uomini, nella giovinezza, nell’arte, diventò lo specchio del suo dramma.
Eppure, anche nei momenti più bui, Wilde non smise mai di essere un esteta. Anche in prigione, continuava a scrivere con eleganza, sofferenza e ironia. Come se la bellezza fosse il suo ultimo rifugio.
13 frasi memorabili di Oscar Wilde sulla bellezza
- “La bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana.”
- “Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze.”
- “Non si è mai troppo vestiti né troppo colti.”
- “La bellezza ha tanti significati quanti sono gli stati d’animo dell’uomo.”
- “La moda è una forma di bruttezza così intollerabile che siamo costretti a cambiarla ogni sei mesi.”
- “La giovinezza è l’unica cosa che valga la pena possedere.”
- “La bellezza è una forma di genio: anzi, è più alta del genio perché non ha bisogno di spiegazioni.”
- “Dietro ogni cosa bella c’è qualcosa di tragico.”
- “Il bello è una delle rare cose che non fanno dubitare Dio.”“Sii te stesso: tutto il resto è già stato preso.”
- “Nulla può curare l’anima se non i sensi, così come nulla può curare i sensi se non l’anima.”
- “Il segreto della vita è nel godersi il piacere dell’essere terribilmente, orribilmente, spaventosamente sé stessi.”
- “Non c’è nulla di così bello come ciò che non puoi avere.”
Leggi altre frasi celebri di Oscar Wilde e le frasi celebri sulla bellezza