Ogni anno, tra il 19 e il 21 marzo, accade qualcosa di straordinario, almeno per chi non è troppo impegnato a maledire il cambio di stagione e l’allergia ai pollini. È l’equinozio di primavera, il momento in cui il giorno e la notte si dividono equamente le 24 ore, come due fratelli che per una volta non litigano su chi ha avuto di più. Ma cosa significa davvero questo evento e perché l’umanità, fin dai tempi delle caverne, gli ha attribuito un’aura mistica, poetica e persino festaiola?

Equinozio di Primavera: quando la Terra fa il suo inchino al Sole
Dal punto di vista scientifico, l’equinozio di primavera è quel giorno in cui il Sole attraversa l’equatore celeste, regalandoci un perfetto equilibrio tra luce e oscurità. In altre parole, la Terra, con la sua solita inclinazione di 23,5 gradi, si posiziona in modo tale che i raggi solari colpiscano l’Equatore con precisione millimetrica.
Risultato? Stessa durata di giorno e notte ovunque nel mondo (più o meno, non mettiamoci a misurare col cronometro). Da qui in avanti, l’emisfero boreale si avvicinerà sempre più al Sole, regalandoci giornate più lunghe, temperature più miti e, per i più romantici, il risveglio della natura.
Il simbolismo: un nuovo inizio… o almeno ci proviamo
L’umanità ha sempre guardato all’equinozio di primavera come a un punto di svolta. Dopo mesi di freddo, giornate corte e umore grigio topo, finalmente tutto si risveglia: gli alberi fioriscono, gli uccellini cinguettano e anche noi, volenti o nolenti, siamo spinti a uscire dal letargo.
Fin dalle civiltà più antiche, questo momento è stato celebrato con riti e festività. Gli Egizi vedevano nell’equinozio un segno dell’eterna ciclicità della vita, mentre i Persiani festeggiavano il Nowruz, il Capodanno persiano, che ancora oggi segna l’inizio simbolico di un nuovo ciclo. I Celti, invece, si davano ai festeggiamenti con il festival di Ostara, legato alla fertilità e alla rinascita.
Oggi, il simbolismo resta, anche se più che altro si traduce in un’ondata di buoni propositi per il cambiamento: iscriversi in palestra, iniziare una dieta, mettere ordine nella propria vita.
Equinozio e cultura pop: tra streghe, astrologia e meme sui segni zodiacali
Se c’è un evento che ha saputo adattarsi alla modernità, è proprio l’equinozio di primavera. Nell’era dei social, il fenomeno è celebrato con immagini di tramonti perfettamente bilanciati, meme sui segni zodiacali che “sentono l’energia della rinascita” e oroscopi che giurano che questo sarà il momento della svolta per tutti (spoiler: non sarà così).
D’altronde, l’equinozio è il capodanno astrologico, il momento in cui il Sole entra nel segno dell’Ariete, dando ufficialmente il via a un nuovo ciclo zodiacale. Che tu ci creda o meno, è difficile negare che, almeno in parte, un’energia diversa si percepisca davvero: i bar si riempiono di gente che prende il caffè all’aperto, i parchi tornano a essere affollati e, con il primo raggio di sole, qualcuno si ostina a girare in maglietta nonostante i 12 gradi.
E tu, come festeggi la rinascita?
L’equinozio di primavera è più di un semplice fenomeno astronomico: è un invito a lasciarsi alle spalle il torpore invernale e ad aprirsi al nuovo. Che tu decida di celebrarlo con un picnic, un rito pagano o semplicemente facendo il cambio dell’armadio (il vero sacrificio primaverile), una cosa è certa: la luce ha ufficialmente vinto sulle tenebre, e questo, in fondo, è sempre un buon motivo per sorridere.
Ora non ci resta che sperare che l’oroscopo abbia ragione e che questa primavera ci porti davvero fortuna.
10 frasi dalle poesie più belle sulla Primavera
Ecco 10 dei versi tratti dalle poesie più belle dedicate alla Primavera:
- “Il passero solitario“ – Giacomo Leopardi
“Primavera dintorno
brilla nell’aria, e per li campi esulta,
sì ch’a mirarla intenerisce il core.”
- “Il canto della primavera“ – Walt Whitman
“Ecco la primavera,
che canta tra gli alberi,
che danza tra i prati,
che risveglia ogni cuore.”
- “Primavera“ – Charles Baudelaire
“La primavera, amante impetuosa,
si posa sulle labbra della terra
e la bacia con il fuoco dei suoi fiori.”
- “Primavera” – Vincenzo Cardarelli
“Non so se è un riso o un sospiro
quel che ci fa la primavera
dentro il cuore.”
- “Germinal“ – Arthur Rimbaud
“E la primavera portò il ridere dei bambini,
la voglia di danzare nell’aria leggera
e i fiori che sbocciavano senza un perché.”
- “Inno alla gioia della primavera“ – Friedrich Hölderlin
“Vieni, luce della primavera,
vieni ad accendere il mondo
con il tuo calore immortale!”
- “Primavera“ – Rainer Maria Rilke
“È primavera: lo sento
dalle sue impronte nell’aria,
dagli alberi che si destano
e sussurrano nella luce.”
- “La primavera silenziosa“ – Salvatore Quasimodo
“Ecco che torna la primavera
con il suo passo lieve
sopra la terra stanca.”
- “Alla primavera“ – Percy Bysshe Shelley
“Oh primavera, spirito d’amore!
Tu che desti il mondo assopito,
fa’ che i nostri cuori fioriscano
come le tue rose in fiore.”
- “La primavera arriva” – Paul Verlaine
“La primavera arriva
e il cuore si riempie di canti,
come un fiume che scorre
tra le verdi colline.”
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