C’è chi la bellezza la trova in un tramonto. Chi in un’opera d’arte. Chi in una cioccolata calda in inverno. E poi c’è Anna Frank, che riusciva a vederla anche mentre il mondo si sgretolava sotto i suoi piedi. In un’epoca segnata dall’odio, dalla guerra e dalla paura, Anna ha fatto qualcosa di straordinario: ha scelto di scrivere. E, tra le righe del suo Diario, ha infilato anche la bellezza, come si infilano i fiori tra il filo spinato.
Una ragazzina con una penna più forte dei cannoni
Anna Frank nasce a Francoforte nel 1929 in una famiglia ebrea. Quando Hitler sale al potere, i Frank si trasferiscono ad Amsterdam, sperando in un futuro più sicuro. Ma la Seconda Guerra Mondiale non fa sconti, e nel 1942 la famiglia è costretta a nascondersi in un alloggio segreto dietro l’azienda del padre, Otto Frank.
È qui, nell’“alloggio segreto”, che Anna comincia a scrivere. Ha 13 anni, sogna di diventare giornalista o scrittrice, e nonostante viva in una prigione fatta di silenzio e paura, apre ogni giorno il suo Diario e ci butta dentro pensieri, emozioni, sogni e sì… anche bellezza.
Il Diario di Anna Frank: bellezza contro barbarie
Il Diario non è solo una cronaca della guerra. È un inno alla vita. Anna parla di litigi, primi amori, noia, speranze, desideri. E spesso, sorprendentemente, di bellezza. La bellezza della natura vista da una finestra chiusa, la bellezza dei suoi pensieri, la bellezza della speranza che – ostinata – continua a farle battere il cuore.
La sua forza sta proprio qui: nel non lasciarsi mangiare dalla disperazione. Anna sa che il mondo è impazzito, ma non smette di guardarlo con occhi da ragazza. A volte lo guarda con rabbia, altre con ironia. Ma mai con indifferenza.
La bellezza come atto di resistenza
Per Anna, vedere la bellezza è un modo per resistere. È un atto quasi rivoluzionario. Dove altri vedono solo dolore, lei riesce a cogliere il volo di un uccello, il colore del cielo, la dolcezza di un momento.
È come se ci stesse dicendo: “Ok, il mondo è un disastro. Ma guardate lì. C’è ancora qualcosa di bello. Non lo vedete?”
E no, non si tratta di ingenuità. Anna non è una ragazzina che ignora la realtà. La conosce fin troppo bene. Ma sceglie, nonostante tutto, di cercare il bello. E questo la rende più forte dei suoi aguzzini.
Anna Frank e la lezione di bellezza che ci ha lasciato
Ci lamentiamo del traffico, del Wi-Fi che non va, del caffè freddo. Anna, dal suo nascondiglio, ci urla con la voce delle sue pagine:
“Guardate la bellezza!”
Nel tempo sospeso del suo Diario, ogni parola è un piccolo miracolo. Una goccia di luce. Un atto di fiducia nel futuro. Un messaggio per noi, che il mondo possiamo ancora cambiarlo. O almeno guardarlo meglio.
14 frasi di Anna Frank sulla bellezza
- “Pensa a tutta la bellezza ancora intorno a te e sii felice.”
- “La natura può portare consolazione a chiunque.”
- “Quando guardo fuori dalla finestra, sento sempre che il mondo è bello.”
- “Mentre posso guardare il cielo, sento che non posso essere infelice.”
- “Una persona che ha coraggio e fede non sarà mai infelice.”
- “Il buono dell’essere in prigione è che almeno puoi pensare alla bellezza del passato.”
- “In ogni fiore che sboccia c’è la speranza.”
- “Nel silenzio, ascolto la pioggia e sento che tutto può tornare bello.”
- “Chi è felice renderà felici anche gli altri.”
- “La felicità non si compra, ma si costruisce a piccoli pezzi, come si fa con i sogni.”
- “Ogni giorno penso: che meraviglia è la vita!”
- “Nessuno diventa povero dando un po’ di bellezza agli altri.”
- “Ciò che è bello mi dà forza, anche se non posso toccarlo.”
- “La bellezza mi fa dimenticare per un momento dove sono.”
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