Il 16 aprile ricorre l’anniversario della morte di Luis Sepúlveda, scrittore, sceneggiatore, giornalista e attivista cileno che ha fatto della parola un’arma gentile e della libertà una bandiera. Autore di libri amatissimi come Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Sepúlveda ha incantato lettori di tutte le età con storie profonde, piene di poesia, ironia e umanità. Ma c’è un tema che, più di altri, attraversa la sua opera come un filo rosso invisibile: l’amicizia. Un valore che per lui non era un semplice sentimento, ma un impegno, un atto di coraggio, una scelta di vita. E lo dimostrava con le sue parole, ma soprattutto con le sue azioni.

Una vita da romanzo
Luis Sepúlveda non è stato solo uno scrittore, ma un vero personaggio romanzesco. Nato in Cile nel 1949, fu arrestato e torturato durante la dittatura di Pinochet per la sua attività politica. Liberato grazie all’intervento di Amnesty International, visse in esilio tra l’Argentina, il Brasile, il Nicaragua e infine l’Europa.
Ha combattuto con i sandinisti, ha vissuto con gli indios Shuar dell’Amazzonia, ha diretto festival cinematografici e scritto reportage da mezzo mondo. Sepúlveda non si è mai limitato a osservare la realtà: la attraversava, la sfidava, e poi la raccontava.
Eppure, nonostante le esperienze estreme, non ha mai perso la tenerezza né il senso dell’umorismo. Era il tipo di persona che ti offriva un bicchiere di vino e poi ti raccontava di come una volta si era perso nella giungla… con la stessa calma con cui altri raccontano cosa hanno mangiato a pranzo.
L’amicizia secondo Sepúlveda: niente zucchero, solo verità
Per Sepúlveda, l’amicizia era una faccenda seria.
“Un vero amico è uno che non ti abbandona nemmeno quando dici cretinate,” amava dire. Era convinto che l’amicizia si dimostrasse nei momenti difficili, non nelle cene del sabato sera.
Nelle sue storie, gli amici sono quelli che restano anche quando non conviene, quelli che ti insegnano a volare anche se sei un gabbiano senza ali. Come Zorba, il gatto più famoso della letteratura per ragazzi, che promette a una gabbianella morente di prendersi cura del suo uovo. Un gesto semplice e insieme eroico. Perché l’amicizia, per Sepúlveda, è fatta di promesse mantenute, anche quando sono assurde.
Amava le persone leali, ironiche, un po’ folli, e detestava gli opportunisti travestiti da amici.
Secondo lui, un amico vero è uno che ti guarda in faccia anche quando hai torto, ma non smette di volerti bene.
Un po’ come un vecchio compagno di viaggio che, anche se hai sbagliato strada, resta lì… magari insultandoti, ma senza abbandonarti.
L’eredità delle parole: quando la letteratura diventa resistenza
I suoi libri sono un inno alla libertà, all’amore per la natura, alla solidarietà tra esseri umani e tra specie diverse.
Sepúlveda non scriveva solo per intrattenere, ma per svegliare coscienze, per trasmettere valori, per farci riflettere mentre sorridiamo.
E lo faceva con una scrittura limpida, piena di immagini poetiche, ma mai retorica. Con uno stile diretto, che arrivava al cuore senza bisogno di effetti speciali.
Come l’amicizia: quella vera non ha bisogno di fronzoli, solo di sincerità.
12 frasi di Luis Sepúlveda sull’amicizia
- “I veri amici non ti evitano quando hai bisogno. Ti cercano.”
- “Un amico è uno che non ti giudica per i tuoi errori, ma ti aiuta a correggerli.”
- “L’amicizia è il patto segreto tra due persone che decidono di essere leali anche quando il mondo è sleale.”
- “Un amico vero è uno che si accorge che sei triste anche se stai ridendo.”
- “Zorba non aveva bisogno di parlare per essere un amico. Gli bastava restare.”
- “I falsi amici ti applaudono. I veri amici ti prendono a schiaffi (con affetto).”
- “L’amicizia è una forma di amore che non chiede nulla in cambio, solo presenza.”
- “Ho imparato più dagli amici che dai libri. E dai libri che parlavano di amici.”
- “Chi ha amici non ha mai freddo. Anche quando il mondo gela.”
- “L’amico è quello che ti aiuta a trovare la tua strada, non quello che ti dice dove andare.”
- “Amicizia significa sapere che, anche se ti perdi, qualcuno ti sta cercando.”
- “Meglio pochi amici veri che cento conoscenti col sorriso da pubblicità.”
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