Massimiliano Rosolino: “A scuola portavo carote e mele, quando gli altri mangiavano merendine”

Il campione olimpico di nuoto Massimiliano Rosolino è stato di recente intervistato in occasione dell’inizio della campagna nazionale di sensibilizzazione sull’osteoartrosi “Not a Good Moarning?”, organizzata da IBSA Italy con il patrocinio di ANMAR ODV – Associazione Nazionale Malati Reumatici.

L’ex-atleta, oggi 45enne, ha parlato in particolare dell’importanza dell’attività fisica e del movimento nella vita quotidiana, rivelando anche qualche suggerimento sull’alimentazione e dichiarando: “a scuola portavo carote e mele, quando gli altri mangiavano solo merendine”.

Rosolino su come stare bene: “Dobbiamo rieducarci tutti al movimento”

Massimiliano Rosolino non è solo un grandissimo atleta italiano di cui andar fieri (ricordiamo le Olimpiadi di Sidney 2000 e i mondiali in Giappone nel 2001, dove conquistò l’oro nei 200 m e l’argento in gruppo nei 4×200 m stile libero), è anche una grande persona nella vita, come ha dimostrato in tante occasioni, tra cui l’ultima in cui lo vediamo nel ruolo di testimonial della campagna di sensibilizzazione sull’osteoartrosi di IBSA Italy.

La campagna è finalizzata a spingere sempre più persone a parlare dell’osteoartrosi (o osteoartrite), una patologia cronica che porta alla degenerazione delle articolazioni, di cui attualmente soffrono oltre 4 milioni di italiani con numeri sempre in aumento, tanto che si prevede saranno raggiunti i 6 milioni (tra i 45 e i 74 anni) entro il 2028.

Dopo la partenza di Milano (dal 9 al 12 maggio), la compagna continuerà il mese prossimo, con una tappa a Roma (dall’8 all’11 giugno) e poi un’ultima a Napoli (dal 14 al 17 giugno).

In occasione della presentazione dell’evento, Rosolino ha parlato dell’importanza di condurre uno stile di vita sano, non solo per prevenire o attenuare patologie come l’osteoartrosi, ma per sentirsi bene sempre, ad ogni età.

L’atleta suggerisce: “Dobbiamo rieducarci tutti al movimento”, e spiega “Da quando mio padre si è ammalato di Alzheimer cammina di meno. Bisogna esortarlo a uscire, a fare delle passeggiate. Ma quando esce di casa e fa almeno 1 km a piedi, dopo sta decisamente meglio.

Massimiliano Rosolino: “A scuola portavo carote e mele”

Massimiliano Rosolino durante l’intervista ha parlato anche di sé e di come sia cambiata la sua vita da quando ha smesso con il nuoto. Ora si allena di meno, ma non ha mai abbandonato l’attività fisica.

Ha detto: “In passato, la mia giornata-tipo prevedeva un allenamento di circa 5 ore. Oggi mi basta allenarmi per un’ora e sto bene per il resto della giornata. Nello sport non c’è bisogno di essere campioni. Io corro, ma non sono bravissimo, e mi capita talvolta di provare dolore. Ho quindi iniziato a praticare anche Yoga e Pilates. Del resto, si sa, lo sport è l’unica dipendenza che ha solo effetti collaterali buoni.

Il movimento però non è l’unico ingrediente per stare bene, perché anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale per il benessere di corpo e mente. Rosolino dichiara: “Sono molto rigido in questo senso”, spiegando però che: “Bisogna sfatare il mito che i grassi sono da evitare, si può mangiare tutto, dipende dalla quantità e dalla frequenza”.

Racconta poi un aneddoto che ci fa capire quanto sia importante educare soprattutto i più piccoli ad una corretta alimentazione: “Mia mamma, 40 anni fa, mi diceva ‘Sei la mia Ferrari, devi mangiare bene’ e a scuola portavo carote e mele, quando gli altri bambini mangiavano solo merendine”.