Nella sua lunga carriera, Gene Hackman ha recitato in capolavori del cinema, spesso interpretando personaggi enigmatici e dalla fine incerta. Eppure, nessuno avrebbe mai immaginato che la sua stessa vita si sarebbe conclusa in un enigma degno di un noir hollywoodiano. L’attore premio Oscar è stato trovato morto insieme alla moglie, Betsy Arakawa, nella loro casa nel New Mexico. Le circostanze del decesso sono tutt’altro che chiare, e sebbene la polizia abbia escluso l’ipotesi di un crimine, i dettagli emersi sono più inquietanti di un plot di un film di Hitchcock.
Una porta socchiusa e una scoperta macabra
Mercoledì 26 febbraio, un addetto alla manutenzione si è imbattuto in una scena che nessuno vorrebbe mai vedere. La porta d’ingresso della villa era socchiusa e, sbirciando attraverso una finestra, ha visto il corpo senza vita di Betsy Arakawa sul pavimento del bagno. Preso dal panico, ha chiamato la polizia, che poco dopo ha rinvenuto anche il cadavere di Hackman nell’ingresso della casa. Le prime indagini escludono il monossido di carbonio, nessun segno di effrazione, nessun biglietto d’addio. Solo un mistero con protagonisti due coniugi e un pastore tedesco morto.
Pillole sparse e cani superstiti
La scena dentro la casa non ha certo aiutato a chiarire i dubbi. Accanto al corpo di Betsy, una boccetta di pillole aperta e alcune compresse sparse sul tavolo. Hackman, invece, era fermo all’ingresso, come se stesse per uscire o fosse appena rientrato. Due dei loro cani sono sopravvissuti, ma uno è stato trovato senza vita. Possibile che il cane fosse chiuso in un armadio? E se sì, da chi? Le domande si moltiplicano, le risposte scarseggiano.
Una coppia molto “in salute”
Secondo fonti vicine alla famiglia, Betsy Arakawa teneva molto alla salute del marito. Così tanto che lo aveva messo a dieta ferrea, al punto che l’attore era costretto a sgattaiolare fuori di casa per concedersi qualche pasto proibito.
Come se la vicenda non fosse già abbastanza surreale, il giorno dopo la scoperta dei corpi, le figlie dell’attore sono state viste sorridenti a colazione in un locale in California. Leslie Hackman ha dichiarato di non aver parlato con il padre negli ultimi mesi, e che il loro rapporto si era raffreddato a causa della distanza. Tuttavia, insieme alle sorelle, ha reso omaggio ai genitori con un comunicato ufficiale: “È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa di nostro padre, Gene Hackman, e di sua moglie, Betsy“. Un messaggio sobrio per una vicenda che di sobrio ha ben poco.
Alla fine, “Nessuno sa come finirà” non è solo una battuta da film, ma la perfetta sintesi della morte di Gene Hackman. La polizia non sospetta alcun crimine, eppure rimangono troppe domande senza risposta. Cosa è successo davvero in quella casa nel New Mexico? La vita, a quanto pare, è più imprevedibile di qualsiasi sceneggiatura.
10 frasi iconiche tratte dai film con Gene Hackman
- “Signori, i processi sono troppo importanti per essere lasciati alle giurie.” Da “Runaway Jury” (2003)
- “Non mi piacciono gli assassini o gli uomini di basso carattere.” Da “The Royal Tenenbaums” (2001)
- “Sono stato addestrato per essere un attore, non una star. Sono stato addestrato per interpretare ruoli, non per gestire la fama, gli agenti, gli avvocati e la stampa.” – Da “The French Connection” (1971)
- “La differenza tra un eroe e un codardo è un passo di lato.” Da “Unforgiven” (1992)
- “Ho problemi con la direzione, perché ho problemi con l’autorità. Non ero un buon Marine.” Da “Crimson Tide” (1995)
- “Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: è il coraggio di continuare che conta.” Da “Hoosiers” (1986)
- “Nel mezzo della difficoltà si trova l’opportunità.” Da “The Conversation” (1974)
- “L’essenza di un uomo si trova nella sua integrità.” Da “Mississippi Burning” (1988)
- “Non ho tenuto una conferenza stampa per annunciare il ritiro, ma sì, non reciterò più.” Da “Welcome to Mooseport” (2004)
- “Sono deluso che il successo non sia stato una sensazione himalayana.” Da “The Firm” (1993)
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