Paola Barale: “Un uomo non basta. Averne due vuol dire avere rapporti onesti ed elevati”

Non è certo la prima volta che Paola Barale dice quello che pensa senza alcun filtro e con molto coraggio, accendendo spesso la luce su temi di discussione che dividono e che risultano particolarmente interessanti per il pubblico.

Si definisce una donna indipendente, che ha deciso di seguire se stessa e non il sistema. Si definisce forte e non vittima, una che sa bastarsi da sola, che non si accontenta e che non crede sia necessario avere per forza un uomo vicino, tanto che, confessa: “alla luce del mio passato, adesso sto valutando l’idea dei due uomini”.

Paola Barale: “Prima preferivo l’esclusività, ora credo che due situazioni portino a rapporti onesti ed elevati”

Da sempre è rimasta sé stessa Paola Barale, davanti a chiunque e in ogni occasione: una donna fuori dagli schemi che sa quello che vuole e che non ha problemi a dirlo.

L’attrice e conduttrice 57enne è attualmente impegnata nella commedia corale “Tris di cuori” al Teatro Golden di Roma, dove interpreta il ruolo di Maria Teresa, una scrittrice che porta avanti due relazioni con due uomini completamente diversi, tra i quali non riesce a scegliere.

Nell’ultima intervista rilasciata a Vanity Fair, la Barale ha confessato di rispecchiarsi in un certo senso con il personaggio che interpreta. Dice:

Sulla teoria dei due uomini sono d’accordo. Molto spesso non basta una persona sola per avere un rapporto perfetto. È forse per questo che i rapporti a due, quelli esclusivi che sogniamo tutti, oggi sono sempre più rari. Purtroppo non conosco nessuno, me compresa, che non abbia subito tradimenti o che non abbia tradito. […] Una volta quando si rompevano le cose, si tentava di aggiustarle. Oggi si buttano. Ma attenzione: restare insieme a ogni costo è sbagliato. Quando due persone non hanno più niente da dirsi, devono avere la possibilità di lasciarsi

In proposito, ammette ridendo “Adesso sto valutando l’idea dei due uomini”, e quando le viene chiesto se non tema la gelosia, precisa:

Non sto parlando di tradimenti, quelli sono molto squallidi, e io col tempo ho imparato il valore della lealtà, della trasparenza, il potere di dire ‘sono interessata ad altro, provo attrazione per un altro’. Se è la verità, perché nasconderla? Più nascondi, più dici bugie. E più dici bugie, più crei un muro. Sto quindi parlando di avere un rapporto sincero. In passato preferivo l’esclusività, ma oggi credo che riuscire ad avere due situazioni in contemporanea voglia dire avere dei rapporti onesti e molto elevati. Finora non mi è mai capitato, ma non lo escludo.

Aborto, menopausa, indipendenza: la Barale in difesa delle donne

Durante l’intervista però sono state toccate diverse altre tematiche molto importanti, in merito alle quali la Barale si pone in prima linea in difesa delle donne.

Si parla di temi – come il diritto all’aborto, il diritto all’indipendenza e l’accettazione della menopausa – che le stanno particolarmente a cuore e dei quali parla anche nel suo libro intitolato “Non è poi la fine del mondo”, riferito proprio all’arrivo della menopausa, che l’attrice rivela di aver conosciuto molto presto, all’età di 42 anni per la precisione.

Confessa di averla vissuta come “una doccia fredda”, però poi aggiunge: “ho capito che si va avanti. Non facendo finta di niente, perché i cambiamenti ci sono, esistono trattamenti e cure per stare meglio, ma non deve esserci alcun imbarazzo.

Continua dicendo anche: “La vita delle donne oggi è molto più lunga, l’aspettativa dopo la menopausa è di almeno 30 anni. Perché non viverli al meglio?”, e sul pregiudizio della libido che scompare dice “Non è vero. È come quando ti si abbassa la vista. Non è che smetti di guardare.

Anche il tema dell’aborto è particolarmente caro a Paola Barale, che confessa: “Io l’ho vissuto, ed è stata una scelta consapevole. Un bambino non era quello che volevo per me in quel momento. Quando ne ho parlato, però, sono stata travolta da insulti. Mi hanno scritto che sono una che uccide i bambini. Si tratta di una frase violentissima, agghiacciante.

La Barale ha senza dubbio una personalità che molti amano criticare, ma su una cosa non c’è dubbio: donne come lei dovrebbero essercene di più, e dovrebbero essere prese d’esempio da tutte le altre che non possono o non vogliono dire quello che davvero pensano, che non hanno il coraggio di far valere i propri diritti, le proprie libertà, di condividere le esperienze negative che hanno affrontato.

Sull’amore dice senza filtri frasi come “Non credo che sia necessario avere per forza un uomo vicino, mi basto da sola” e “Non mi accontento, è una questione di coerenza nei confronti di me stessa”, mentre sulla vita insegna:

Ho deciso di seguire me stessa e non il sistema, e questo mi fa sentire forte e non vittima. Non sono pentita di nessuna mia scelta, perché nel momento in cui le ho fatte ci credevo davvero. È meglio vivere senza paracadute.