Durante la sua ospitata a La Volta Buona con Caterina Balivo, Raffaello Tonon ha raccontato una parte molto dolorosa della sua vita: il periodo in cui ha combattuto contro la depressione. Con grande sincerità e una dose di commozione, ha spiegato come questo buio profondo abbia cambiato la sua vita e lo abbia portato a fare scelte che, inizialmente impensabili, oggi lo rendono felice. Ecco il racconto di un uomo che ha affrontato la sofferenza e ha trovato una via di riscatto.

Un rapporto speciale con la mamma
Raffaello Tonon ha iniziato il suo racconto parlando della sua mamma, la figura più importante della sua vita. Con voce rotta dall’emozione, ha confessato che il suo rapporto con lei era simbiotico, un legame profondo e insostituibile. “Mia mamma è l’unica persona che risponde al terzo squillo e a qualsiasi ora”, ha detto. La mamma è sempre stata al suo fianco, anche quando lui non era più in grado di farcela da solo, sostenendolo senza mai farlo sentire solo.
La lotta contro la depressione
Il racconto di Tonon si è poi spostato sul periodo più oscuro della sua vita: quello della depressione. “La depressione è il cancro dell’anima”, ha detto, cercando di spiegare quanto questo disturbo mentale lo avesse consumato. Un buio che lo ha spinto a sentirsi sopraffatto e senza via d’uscita. “A un certo punto pensavo anche di non farcela, ma non ho mai fatto il passo estremo”, ha ammesso, riferendosi alla sua tentazione di gettarsi nel vuoto da una finestra. Nonostante tutto, la sua forza di volontà e il suo amore per la vita lo hanno fatto resistere.
La scelta di una vita lontano dai riflettori
Il periodo di depressione è stato anche un momento di profonda riflessione per Tonon. “Ho scelto di abbandonare Milano, la città che mi aveva dato tanto successo, per trasferirmi a Cattolica”, ha rivelato. Un cambiamento radicale che, pur allontanandolo dal mondo dello spettacolo, gli ha permesso di ritrovare la serenità.
Un’amicizia che ha avuto un ruolo importante in questa nuova fase della sua vita è quella con alcuni amici che gestiscono una cantina. Raffaello, un uomo che da sempre era stato abituato a stare sotto i riflettori, si è proposto per aiutarli. Quello che sembrava un piccolo gesto, però, si è trasformato in una vera e propria terapia per la sua anima. “Essere oste è stata la mia chemioterapia“, ha detto, sottolineando quanto questa nuova esperienza lo avesse aiutato a guarire dal suo dolore interiore.
L’accettazione del distacco dalla TV
Tonon ha ammesso che, sebbene la televisione lo abbia amato meno di quanto lui avesse amato lei, ha imparato ad accettare il distacco dal mondo dello spettacolo. “Non mi sono mai pentito del mio percorso, anzi, in questi anni ho imparato molto da tutti”, ha spiegato. Il suo sogno di condurre un programma, magari a tarda notte, è ancora vivo, ma non è più una fonte di frustrazione. Oggi Raffaello Tonon ha accettato la sua nuova vita e la serenità che ha trovato lontano dai riflettori.
La storia di Raffaello Tonon è una testimonianza di forza e di rinascita. Ha affrontato la depressione, ha fatto delle scelte difficili e ha trovato una nuova felicità lontano dai riflettori che lo avevano visto protagonista.
Il suo racconto ci ricorda che la sofferenza, se affrontata con coraggio, può essere superata, e che la felicità non è sempre dove ce l’aspettavamo. Tonon ha trovato la sua pace nel semplice gesto di aiutare gli altri, dimostrando che a volte le risposte più profonde si trovano nei luoghi più inaspettati.