“Sembravi una ne@ra”. Il giudizio choc di Donatella Rettore su Loredana Errore lascia tutti a bocca aperta. È razzismo?

Sabato 1° febbraio, Rai 1 ha trasmesso una puntata che non dimenticheremo tanto facilmente di Ora o mai più. Protagonista, Donatella Rettore, la cantante ormai famosa per i suoi capelli biondo platino e un linguaggio a volte troppo frizzante, che ha deciso di allentare le redini del politically correct. Peccato che la sua battuta su Loredana Errore, una delle concorrenti, abbia fatto il giro del web più velocemente di un remix di “Splendido Splendente”. Ma cosa ha detto di così clamoroso la Rettore? Leggete e tremate.

Donatella Rettore
Foto: www.open.online

Una frase inaspettata

Mentre Loredana Errore, stella del programma, intonava La notte di Arisa, accompagnata dal grande Marco Masini al pianoforte, Donatella Rettore si è lasciata andare a un commento che ha lasciato tutti senza parole. La sua riflessione sulla voce della cantante è stata questa: “Avevi una voce così vibrante… sembravi una ne…ra”. Un attimo di silenzio in studio, con il conduttore Marco Liorni che sembrava pronto a chiedere un miracolo a Sanremo: “Correggila! Correggila!”. Ma la gaffe era già stata fatta.

La correzione imbarazzante

Nonostante il tentativo di Liorni di rimediare, con un educato ma decisamente imbarazzato “Una voce black volevi dire?”, Donatella sembrava un po’ disorientata, ma ha provato a spiegare: “Una voce da nera, mica è una brutta cosa. Sembravi Aretha Franklin… o non so, ora non mi viene il nome.” Insomma, la Rettore non si è fatta intimidire. Una giustificazione a dir poco discutibile.

Loredana Errore e la reazione (per nulla) a sorpresa

Se l’effetto shock non fosse bastato, Loredana Errore ha deciso di intervenire, con una lucidità che nemmeno un esperto di psicologia avrebbe mai previsto: “Sì, diciamo black, che quella che hai detto non è una bella parola…”. Chiara, cortese e, soprattutto, diretta. A questo punto, Marco Masini, al fianco di Loredana, non sapeva più dove guardare: occhi fissi sul pavimento o sull’uscita d’emergenza?

Le scuse e la risata di troppo

Poco dopo, Donatella Rettore si è arrampicata sugli specchi, scusandosi per il commento fuori luogo. “Prima ho messo una G in più“, ha detto. “Mi scuso, non volevo, io adoro le persone di tutti i colori.” Il il problema, però, non è tanto la lettera “G”, ma piuttosto l’uso di un termine che, purtroppo, in questo caso, non può essere giustificato dalla gaffe. E la situazione si è conclusa anche con una risata di troppo, mentre la cantante si preparava a tornare sul palco per cantare Lamette insieme a Carlotta. Ma non preoccupatevi, la Rettore aveva già fatto pace con tutti… almeno si spera.

Un caso da manuale? Probabilmente no

Molti si sono chiesti se questo episodio possa essere classificato come razzismo. E qui la questione si fa delicata: probabilmente non si tratta di razzismo intenzionale, quanto piuttosto di una delle gaffe più clamorose della storia recente della TV italiana. Ma è un errore che merita una riflessione sul linguaggio, sull’uso delle parole e, soprattutto, sulla responsabilità che si ha quando si è davanti a milioni di telespettatori. La lezione? Poche lettere, ma pesanti: a volte, il politicamente corretto non è mai troppo. In ogni caso, donatela alla Rettore, e speriamo che questa lezione le serva per non “scivolare” più in futuro.