Test di Medicina, abolito il numero chiuso: «I ragazzi potranno iscriversi liberamente alla facoltà»

Recentemente, è stato raggiunto un importante traguardo legislativo per tutti gli aspiranti studenti di medicina. Nel dettaglio, il 49enne Roberto Marti (presidente della Commissione Istruzione del Senato) ha comunicato che il test di ammissione sarà presto abolito, dichiarando che il ddl in esame sarà adottato «per dire basta al numero chiuso a Medicina». Il politico leccese ha, in seguito, aggiunto: «molta soddisfazione per l’adozione del testo, sostenuto da tutte le forze politiche». Nel seguente articolo, tutti gli aggiornamenti a riguardo.

Test di Medicina: addio al tradizionale test d’ingresso

Il temuto test di medicina – istituito per regolare l’accesso agli studi medici e garantire una formazione di qualità – ha generato diverse controversie e critiche nel corso degli anni. La novità più recente riguarda la fine del numero chiuso, una decisione che ha scatenato reazioni contrastanti. L’ex Senatore Marti ha affermato: «È stato un lavoro intenso ma l’odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più. Un impegno che la Lega aveva preso in campagna elettorale. Un mandato chiaro che ha rappresentato uno stimolo anche nella decisione di assumere l’incarico di presiedere la commissione» e «Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Finalmente on più una roulette russa: affidiamo al Governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso».

Una dichiarazione, questa, non immune da critiche. Da una parte, infatti, vi è la soddisfazione di coloro che ritengono che questa mossa consentirà a più persone di realizzare il proprio sogno di lavorare nel settore della salute, contribuendo alla riduzione della competizione e dello stress associati al processo di selezione per i corsi di medicina. D’altro canto, però, ci sono preoccupazioni riguardo alla qualità della formazione medica e alla capacità del sistema sanitario di assorbire un maggior numero di laureati in medicina. Gli esperti temono un crollo da parte dei Policlinici universitari, incapaci di accogliere un numero tanto alto di aspiranti dottori.

Ad ogni modo, tale legge potrebbe entrare in vigore solo dal 2025 in poi. Al momento, si attendono gli ultimi due test di ingresso programmati per il 28 maggio e il 28 luglio.