Frasi sul ghetto
In archivio 16 frasi, aforismi, citazioni sul ghetto“Voi mi chiederete: 'Come ebreo, come hai potuto raccontare una barzelletta del genere in un momento come quello!' È così che siamo sopravvissuti, queste sono le cose che ci hanno fatto andare avanti, il resto ce l'avevano preso i tedeschi, avevano costruito alti muri di filo spinato, per rinchiuderci nel ghetto, siamo stati isolati dal resto del...” (continua)(continua a leggere)
“L'immigrato ha un mondo del passato a cui appartiene e un mondo del presente al quale sempre, più o meno, sarà estraneo; suo figlio invece sta in tutti e due e molte volte in nessuno. Per questo c'è bisogno che il processo di integrazione abbia successo, in modo che la seconda generazione non resti chiusa nel ghetto.”
- Dalla serie TV: True Detective
“Siamo tutti nello stesso ghetto, una fogna gigante nello spazio.”
“'Sii fedele alle tue radici' è la versione liberale di 'Resta nel tuo ghetto'.”
“La scuola di oggi (attraverso tutte le riforme recenti, dal 1994 a oggi) sta completamente abolendo la componente estetica (ed estatica!) dalla vita dei giovani: non esiste più il pensiero artistico, e l’arte, la musica, la letteratura (e quindi in generale il pensiero, dico il pensiero astratto, inutile, creativo) sono relegati in una specie di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Pastorale americana
“Negli anni della guerra, quando ero ancora alle elementari, questo era un nome magico nel nostro quartiere di Newark, anche per gli adulti della generazione successiva a quella del vecchio ghetto cittadino di Prince Street che non erano ancora cosí perfettamente americanizzati da restare a bocca aperta davanti alla bravura di un atleta del liceo.”
- La trovi in Scrittori e Scrittura
“L'ebraismo poteva racchiudersi in una parola sola: isolamento. Quando non li racchiudevano in un ghetto, gli ebrei se ne creavano uno di loro volontà; quando non li costringevano a portare il segno giallo, si vestivano in un modo che ai loro vicini sembrava stravagante.”
“Per fare buoni affari ci volevano generazioni di gente martoriata e pogromizzata, di avi rinchiusi nel ghetto e costretti a fare i banchieri.”
“Perché i popolani italiani uscissero dal loro ghetto, non c'è mai stato che un mezzo, imparare il latino per poi passare all'italiano nazional-popolare del Manzoni. Era impensabile non passare attraverso il latino. Oggi, qui in America, [per gli immigrati italiani bilingui] invece del latino c'è l'inglese.”
- La trovi in Racconti e storie
“Il rabbino Eisik, figlio del rabbino Jekel, che viveva nel ghetto di Cracovia, l'antica capitale della Polonia, incrollabile nella sua fede, attraverso anni di sofferenza, era rimasto uno zelante servitore del Signore, suo Dio. Una notte, il pio rabbino Eisik ebbe un sogno; questo sogno gli ingiungeva d'andare lontano verso la capitale della...” (continua)(continua a leggere)
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