Frasi sulla modernità
In archivio 415 frasi, aforismi, citazioni sulla modernità“Una delle malattie italiane di questi anni è stata «l’egologia». Perdute le grandi appartenenze collettive, quelle per le quali dire «noi» era rassicurante e protettivo come una coperta con un freddo cattivo, si è fatta lentamente strada una malattia profonda e pericolosa: l’idea che il mondo ruoti attorno a sé medesimi, che gli altri siano un...” (continua)(continua a leggere)
“In un mondo dove si vive di egoismo, dello schiacciarsi l’uno con l’altro, mantenere il cuore aperto e disponibile ti rende vulnerabile.”
“Improvviso il mille novecento
cinquanta due passa sull'Italia:
solo il popolo ne ha un sentimento
vero: mai tolto al tempo, non l'abbaglia
la modernità, benché sempre il più
moderno sia esso, il popolo, spanto
in borghi, in rioni, con gioventù
sempre nuove - nuove al vecchio canto -
a ripetere ingenuo quello che fu.”“Se un Paese europeo si fosse convertito dal cattolicesimo al luteranesimo o più in generale al protestantesimo cinque secoli fa, quando Lutero, Calvino e Zwingli si erano ribellati al papa, sarebbe stato possibile individuare fin da allora quelle nazioni come le sole qualificate per abbracciare il sistema monetario unico di cinquecento anni...” (continua)(continua a leggere)
“Usavamo strumenti specifici come la macchina fotografica con il rullino, la sveglia, le cartine geografiche, l’enciclopedia, il walkman, e ascoltavamo le previsioni del tempo: tutte funzioni che oggi svolgiamo tranquillamente con un solo oggetto, lo smartphone.”
“L’aspirazione del ventesimo secolo è il progresso.”
- Dal libro: Svastica
“La nostra idea di proprietà è talmente legata al concetto tradizionale di possesso ed esclusione da rendere difficile immaginare che ne sia esistita una più antica di cui gli individui hanno beneficiato per secoli: il diritto di accesso alla proprietà collettiva. Per esempio, la possibilità di navigare i fiumi, di sfruttare le foreste locali, di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Limite
“Oggi ripetiamo che non ci sono più valori. Al contrario ce ne sono troppi... Forse è proprio questa l’altra faccia del relativismo postmoderno. L’inflazione di valori annacquati li rende inefficaci, e in questo modo si va verso l’ascesa dell’insignificanza. Senza legittimazione fondata su valori condivisi, rimangono soltanto i rapporti di forza,...” (continua)(continua a leggere)
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