Buona educazione
Citazioni e aforismi sulla maleducazione e sulla buona educazione
Descrizione Tema
Dire le parolacce, mettersi le dita nel naso e urlare in un luogo pubblico non è sinonimo di buona educazione. Il telefono che squilla durante una funzione religiosa, l’allontanarsi da una persona che ti sta parlando ed il non rispondere ai messaggi non danno il buon esempio. Prendere in giro un amico per il suo strano modo di vestire, disdire un appuntamento all'ultimo minuto e spettegolare sono atteggiamenti scortesi. Il galateo impone di togliere i gomiti dalla tavola, di evitare di gesticolare con le mani e di tagliare un frutto usando le posate e non le mani. Tra l’essere un rigido seguace del bon ton ed un volgare scaricatore di porto c’è un’ampia gamma di comportamenti educati da tenere nel rispetto di tutti. La cortesia si può imparare, la grazia si può apprendere, un linguaggio meno ‘forbito’ si deve imparare. All'asilo le maestre insegnano ai bambini ad obbedire, a chiedere ‘per favore’ e a dire ‘grazie’, a scusarsi con il compagno che hanno fatto cadere dall'altalena e a risistemare i giochi che hanno gettato per terra per dispetto. Perché poi da grandi i bambini diventano maleducati?
“Nulla stupisce di più gli uomini quanto il buonsenso e discorsi chiari.”
“Certo che ti sto ascoltando, non mi hai visto sbadigliare?”
- La trovi anche in Superbia e Umiltà
“Gentiluomo è colui che tiene aperta la porta dell'albergo affinché sua moglie possa portar dentro i bagagli.”
- Dal libro: Follie di Brooklyn
“Mai confessare una scoreggia in pubblico. È una legge non scritta: il piú rigido fra i protocolli dell’etichetta americana.”
“L'etichetta significa comportarsi un pochino meglio di quanto sia assolutamente essenziale.”
Ogni volta che dici "grazie" ad un'altra persona, questa si sente meglio e anche tu.
“Il buonsenso è il miglior senso che conosca.”
“Non parlate in più di tre o quattro per volta che sennò non si capisce niente!”
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