Guerra e Pace
Citazioni e aforismi sulla guerra e sulla pace
Descrizione Tema
Una dicotomia radicale in cui le parti in causa si escludono a vicenda pur dipendendo l’una dall'altra. Ogni guerra viene fatta in nome della pace ed il fucile ne è il premiato e rinomato esportatore in tutto il mondo. Ogni soldato combatte per il bene della propria patria e si sacrifica per rendere il mondo un luogo più sicuro e pacifico. Ed è così che i capi di stato parlano alla nazione e alle madri in lutto della necessità di fare la guerra per instaurare un regno di pace duratura, magari indossando l’abito migliore che hanno, del resto i riflettori sono puntati su di loro. No comment.
- Dal libro: Guerra e pace
“Il successo non è mai dipeso e non dipenderà mai né dalla posizione, né dall’armamento, né dal numero, ma, in ogni caso, men che mai dalla posizione. E da che cosa, allora? Dal sentimento che c’è in me, in lui, in ogni soldato.”
- La trovi anche in Omosessualità
Perché non vogliono avere degli omosessuali nell’esercito? Personalmente penso che sia solo perché hanno paura di un migliaio di ragazzi che girano con degli M16, "A chi è che hai detto checca?".
- Dal libro: Il Principe
“Tutti i profeti armati vinsono, e li disarmati ruinorono.”
- Dal libro: Caduta libera
“Spesso gli altri soldati, quando scoprivano che facevo il cecchino, mi domandavano cosa ci fosse di così bello nel mio ruolo da spingermi a vagare di notte in mezzo al territorio nemico, passando tra i campi minati, rischiando la vita per prendere la posizione migliore e stare lì immobile per ore a spiare il nemico, quando spesso tutto si...” (continua)(continua a leggere)
“Il vincitore di tutte le guerre è quello che non la fa, o almeno che non combatte sul proprio territorio.”
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“Perché questa nazione possa durare a lungo, io vi invito a seguire le venerate orme dei grandi disobbedienti della storia che hanno liberato gli esuli, fondato religioni, sconfitto tiranni, e sì, con l'aiuto di una folla tumultuosa in armi, e pochi grandi uomini, per grazia di Dio, hanno costruito questo paese.”
“La nonviolenza, nella sua condizione dinamica, significa sofferenza consapevole. Non consiste in una docile sottomissione alla volontà del malvagio, ma nel contrapporre la propria anima alla volontà del tiranno. Operando sotto questa legge del nostro essere, il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi anche in Prudenza
“Da Cesare a Cromwell, e da Cromwell a Napoleone... la storia presenta lo stesso solenne monito - fate attenzione a concedere il massimo potere civile al comandante delle nostre vittoriose armate.”
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