Frase di Robert Falcon Scott
Frasi affini
“Giovedì, 29 marzo 1912.
Dal 21 abbiamo avuto una tempesta da ovest-sud-ovest e sud-ovest. Avevamo combustibile per fare due tazze di tè a testa e cibo per due giorni, il 20. Ogni giorno eravamo pronti a partire per il deposito a sole undici miglia da qui, ma fuori della tenda infuria la tormenta. Non penso che si possa più sperare. Lotteremo fino all’ultimo, ma stiamo diventando sempre più deboli e, naturalmente, la fine non può essere lontana. Peccato, ma non credo di poter ancora scrivere. Abbiamo corso dei rischi. Sapevamo di correrli. Le cose si sono rivoltate contro di noi. Non abbiamo motivo di lamentarci. Se avessimo vissuto, avrei avuto un racconto da fare sulla durezza, resistenza, e coraggio dei mie compagni che avrebbe commosso il cuore di ogni inglese. Queste rozze note e i nostri corpi morti dovranno raccontare questa storia.
Robert Scott
Ultima nota
Per l’amor di Dio, pensate ai nostri parenti.”scritto sul suo diario dopo che tutti i membri della sua spedizione morirono assiderati nell’Antartico
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Ultime parole prima di morire
21/01/2012 alle 08:26 Valutazione mediaeccellente2Curiosità 894
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Altre lingue per questa fraseWe took risks. We knew we took them. Things have come out against us. We have no cause for complaint. Had we lived, I should have had a tale to tell of the hardihood, endurance, and courage of my companions which would have stirred the heart of every Englishman. These rough notes and our dead bodies must tell the tale. (found in his diary after his party froze in Antarctica).
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“È durante la tempesta che conosciamo il navigatore.”
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