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“Un giorno il comico George Jessel si presentò all'esclusivo 'Stork Club' con la bellissima e dotata di talento (e molto nera) Lena Horne al suo braccio. Il proprietario del club, Sherman Billingsley e il suo capocameriere, se da un lato erano difficilmente sostenitori dell'uguaglianza razziale, dall'altro si sentivano obbligati a trattare Jessel, che era un cliente regolare, con un minimo di rispetto. Il capocameriere girava con enfasi le pagine del libro di prenotazioni, con la pretesa che tutti i tavoli fossero occupati. 'Sig. Jessel, - disse infine, - chi ha fatto la prenotazione?' La risposta di Jessel? 'Abramo Lincoln'.”
Billingsley allora fece un cenno al cameriere dall'altra parte della sala, e Jessel e Horne furono accompagnati a un tavolo
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Aneddoti
George Jessel
10/12/2014 alle 13:25 Valutazione mediaVota quiCuriosità 68
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Altre lingue per questa fraseOne day, George Jessel arrived at the exclusive Stork Club with the very beautiful and very talented (and very black) Lena Horne on his arm. Sherman Billingsley, the club's owner, and his headwaiters, while hardly ardent supporters of racial equality, felt obliged to treat Jessel, a regular customer, with a modicum of respect. The headwaiter, paging deliberately through his reservation book, pretended that all the tables were full. 'Mr. Jessel,' he finally said, 'who made the reservation?' Jessel's reply? 'Abraham Lincoln'. [Billingsley signaled the waiter from across the room, and Jessel and Horne were seated].
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François Mauriac e André Gide pranzavano in un ristorante quando il proprietario si avvicinò loro e disse a Mauriac: "Mi farebbe l’autografo?". "Con piacere! - rispose Mauriac - ma sono con un signore molto più famoso di me: André Gide!" E l’altro, rivolgendosi anche a quest’ultimo: "Mi farebbe un autografo anche lei signor Gibbs?".
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Per non pagare la cena al ristorante, Picasso improvvisò un disegno sulla tovaglia. Il proprietario gli chiese di firmarlo, ma lui rispose: "No: devo pagare il conto, non comprare il locale!".
“Nel linguaggio del razzismo puro c’è una sorta di potere magico e maligno.”
“Le differenze in termini di origini etniche, religiose e culturali sono aumentate. Il rischio che queste differenze si traducano in un fattore di esclusione è sempre presente ed è aggravato dal diffondersi di una retorica pubblica che non esita, anche in Italia, ad incorporare accenti di intolleranza o xenofobia.”
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