Tutte le frasi di Adriano Olivetti
“Il popolo non è organizzato; perciò l’espressione della sua volontà è una mistificazione, perché i suoi organizzatori, i suoi mediatori - i partiti - hanno perso il contatto con il popolo.”
“Ognuno può suonare senza timore e senza esitazione la nostra campana. Essa ha voce soltanto per un mondo libero, materialmente più fascinoso e spiritualmente più elevato. Suona soltanto per la parte migliore di noi stessi, vibra ogni qualvolta è in gioco il diritto contro la violenza, il debole contro il potente, l’intelligenza contro la forza,...” (continua)(continua a leggere)
“Chiedete solo di accusare lo Stato, lo Stato che dichiara la guerra e la pace, e i partiti che preparano false costituzioni in cui la polizia di Stato vigilerà sulla libertà di stampa e un ingranaggio invisibile prenderà i danari dai vostri salari, troppo spesso insufficienti, onde mantenere dei funzionari insufficientemente pagati, danari che...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ai lavoratori
“Tu puoi fare qualunque cosa tranne licenziare qualcuno per motivo dell’introduzione dei nuovi metodi perché la disoccupazione involontaria è il male più terribile che affligge la classe operaia.”
- Dal libro: Ai lavoratori
“La nostra Società crede nei valori spirituali, nei valori della scienza, crede nei valori dell’arte, crede nei valori della cultura, crede che gli ideali di giustizia non possano essere estraniati dalle contese ancora ineliminate tra capitale e lavoro. Crede soprattutto nell’uomo, nella sua fiamma divina, nella sua possibilità di elevazione e di...” (continua)(continua a leggere)
“Noi non partiamo da un esagerato ottimismo sulla natura dell’uomo: noi crediamo alla sua imperfezione, sappiamo della sua corruttela originaria, viviamo anche noi nel peccato.”
“La durata e l’efficacia del sistema parlamentare dipenderanno molto del suo collegamento con ordini i quali salvino la giustizia e l’amministrazione dalla ingerenza dei partiti politici.”
“La democrazia parlamentare non riconosce i grandi mutamenti che hanno radicalmente trasformato, durante gli ultimi cento anni, la struttura della società. Essa difende la libertà anche a favore delle forze che tendono a distruggerla. Essa quindi non può più dar vita a un ordine sociale giusto, ma tende ormai a diventare il ponte di passaggio...” (continua)(continua a leggere)
“L’autorità è il potere necessario che viene conferito ai reggitori dello Stato in virtù di una libera selezione fra uguali e in virtù di tutti i dispositivi che l’esperienza storica ha dimostrato utili e necessari alla scelta dei migliori, e quando questo potere dei migliori, conferito e rinnovato col consenso, è soggetto a una molteplicità di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ai lavoratori
“Lavorando ogni giorno tra le pareti della fabbrica e le macchine e i banchi e gli altri uomini per produrre qualcosa che vediamo correre nelle vie del mondo e ritornare a noi in salari che sono poi pane, vino e casa, partecipiamo ogni giorno alla vita pulsante della fabbrica, alle sue cose più piccole e alle sue cose più grandi, finiamo per...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Egoismo e Altruismo
“Se ognuno di noi saprà chiedere al proprio fratello che cosa lo divide da noi, se ciascuno di noi saprà infondere al proprio vicino la propria certezza, se ciascuno di noi saprà sollevare una sola persona dall'incomprensione e sottrarla all'indifferenza, suonerà per noi tutti e per tutti la nostra campana.”
- Dal libro: Ai lavoratori
“Questa fabbrica si è elevata, nell’idea dell’architetto, in rispetto della bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno.”
- Dal libro: Ai lavoratori
“L'Italia è tutta colpita dalla dolorosa malattia della disoccupazione. Se le condizioni generali delle popolazioni che vivono nel Nord possono essere considerate obbiettivamente di gran lunga migliori di quelle prevalenti nel Mezzogiorno, è pur vero che talune sciagure sono andate abbattendosi anche nelle nostre zone un tempo prosperose.”
- Dal libro: Ai lavoratori
“La fabbrica fu concepita alla misura dell’uomo perché questi trovasse nel suo ordinato posto di lavoro uno strumento di riscatto e non un congegno di sofferenza.”
- Dal libro: Ai lavoratori
“Può l’industria darsi dei fini? Si trovano questi semplicemente nell’indice dei profitti?”
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