Frasi di Alberto Moravia
- Nome
- Alberto
- Cognome
- Moravia
- Nato
- 28 novembre 1907 a Roma
- Morto
- 26 settembre 1990 a Roma
- Sesso
- maschile
- Nazionalità
- italiana
- Professione
- scrittore
- Segno zodiacale
- Sagittario
Libri di Alberto Moravia
Cenni biografici
Lo scrittore Alberto Moravia nacque il 28 novembre 1907 a Roma. Agli inizi della sua carriera, fu giornalista e corrispondente estero. Salì alla ribalta nel 1929, con il romanzo "Gli indifferenti", in cui descriveva sarcasticamente la corruzione morale di una madre borghese e due dei suoi figli. In seguito, Moravia scrisse diversi romanzi e racconti, in cui esplorava i temi della sessualità moderna, dell'esistenzialismo e dell'alienazione sociale, diventando una figura preminente nella letteratura italiana del XX secolo.
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Frasi, citazioni e aforismi di Alberto Moravia
57 in italiano
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Jean Renoir(1894 - 1979)
regista, attore, autore cinematografico, sceneggiatore, produttore cinematografico
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Nessun personaggio.
- Dal libro: La romana
- Dal libro: Il conformista
“Il primo e maggiore errore era stato di voler uscire dalla propria anormalità, di cercare una normalità purchessia attraverso la quale comunicare con gli altri.”
- Dal libro: Il conformista
“La normalità veniva sempre pagata, consapevolmente o no, a caro prezzo, con complicità varie ma tutte negative, di insensibilità, di stupidità, di viltà quando addirittura non di criminalità.”
- Dal libro: Il disprezzo
“C’è nell’amore una grande capacità, non soltanto d’illusione, ma anche di dimenticanza.”
- Dal libro: Il conformista
“La normalità non consisteva tanto nel tenersi lontani da certe esperienze, quanto nel modo di valutarle.”
- Dal libro: Un'idea dell'India
“La religione è una concezione del tutto negativa quanto alla realtà dei sensi appunto perché del tutto positiva quanto alla realtà spirituale.”
- Dal libro: Racconti romani
“La disoccupazione è una cosa per il disoccupato e un altra per l'occupato. Per il disoccupato è come una malattia da cui deve guarire al più presto, se no muore; per l'occupato è una malattia che gira e lui deve stare attento a non prenderla se non vuole ammalarsi anche lui.”
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