Tutte le frasi di Alessandro Barbero
“L’incoronazione imperiale di Carlo Magno non determinò, ma sancì la nascita di uno spazio politico nuovo, che a distanza di oltre mille anni continua ad apparirci familiare: un’Europa di cui la Francia e la Germania sono i partner principali, e in cui l’Italia padana è più integrata del Mezzogiorno, la Catalogna più del resto della Spagna,...” (continua)(continua a leggere)
“L’idea che i pascià, i visir e gli ammiragli, nei loro sontuosi palazzi di Costantinopoli, da dove governano un impero, siano tutti figli di pastori sconvolge gli osservatori europei.”
“Governo di Popolo significa che al vertice del comune c’è una giunta di sei priori.”
“Il duca di Borgogna è all’opposizione, ha gioco facile nel sostenere che tutto va male e che bisognerebbe fare le riforme. Ecco il programma del duca: primo, sopprimere totalmente le imposte; secondo, ridurre il numero dei funzionari pubblici; terzo, impiccare i finanzieri corrotti. La gente è entusiasta.”
“Nella società dell’impero ottomano non c’è niente che temperi la volontà assoluta del sultano, non ci sono forze organizzate o corpi, come si diceva nell’Occidente moderno: non c’è una Chiesa, non c’è l’università, non i comuni urbani, e non c’è una nobiltà. Il risultato è una società al tempo stesso più aperta al talento e più esposta alla...” (continua)(continua a leggere)
“Quello dei suoi figli che riesce a impadronirsi del potere fa uccidere tutti i suoi fratelli.”
“La maggior parte dei raiss che comandavano le galere corsare di Algeri non erano turchi di nascita, ma cristiani rinnegati. Capitava che qualcuno fosse ricatturato e allora lo portavano davanti al tribunale dell’Inquisizione, e ci sono rimasti i verbali dei processi. Sappiamo che alcuni di loro diventavano addirittura pascià e ammiragli. Poteva...” (continua)(continua a leggere)
“La maggior parte dei cavalieri sono gentiluomini che possiedono terre, servitori, cavalli, ma sono al servizio di qualcuno: di un principe o di un castellano, cavaliere anch’egli, ma di rango superiore. Il signore incarna l’autorità pubblica: mantiene l’ordine, riscuote le imposte, amministra la giustizia.”
In evidenza