Tutte le frasi di Alessandro Panico
“La letteratura teneva in gran conto la misura, intesa qui come la moderazione del proprio comportamento e l’autogoverno sugli istinti e le passioni irrazionali.”
“La condanna di ogni uomo è di conoscere il suo destino solo dopo che l’ha realizzato.”
“Il mondo non sarebbe fatto di una semplice meccanicità, un moto fisico, ma sarebbe pervaso da un qualche principio finalizzato, da uno scopo a noi sconosciuto.”
“Il Tempo, nel suo scorrere perpetuo e irresistibile, trascina via con sé tutte le cose create e le sprofonda negli abissi dell’oscurità, siano esse azioni di nessun conto o, al contrario, azioni degne di essere celebrate. Ma il racconto è un valido argine contro il fluire del tempo, in certo modo costituisce un ostacolo al suo flusso...” (continua)(continua a leggere)
“Qual è l’origine di tutto, quell’origine che noi intuiamo esistere, ma non conosciamo?”
“In politica il senso della misura era ritenuto un grande valore positivo: le cariche pubbliche erano limitate nel tempo, lo Stato era limitato nello spazio, che coincideva strettamente con i confini della Polis, la città. Il governo era scelto misurando la maggioranza, cioè mediante le elezioni e il conteggio dei voti ottenuti. Anche le...” (continua)(continua a leggere)
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