Tutte le frasi di Alessandro Venturini
“Quale posto era migliore del salone del barbiere? Luogo dove, da che mondo è mondo, un tizio in giacca bianca che pare un infermiere, per una cifra irrisoria, mentre ti taglia i capelli, si fa i cavoli tuoi meglio di uno strizzacervelli, e ti racconta quelli degli altri con la precisione di uno 007.”
“Burocrati avvolti da una carta bollata cosmica.”
“Eccolo lì, condannato a moglie senza processo, e senza neanche la possibilità di uno sconto di pena.”
“Personaggi di un Olimpo morente e stantio, scandalizzati dei privilegi altrui, ma ben attenti a rinforzare i propri. Agonizzante esercito di oppositori di uno Stato che non se la passava per niente meglio. Scioperati a cui nessun politico avrebbe mai potuto sottrarre nulla, dato che, nei fatti, non erano padroni di un cazzo.”
“Si turavano le orecchie per non sentire gli inevitabili improperi di un mondo seviziato e asfittico.”
“Produttori instancabili di protocolli e circolari attuative, così incomprensibili da richiedere indispensabili circolari interpretative, che poi era d’obbligo chiarire con un fiume di circolari interne. Altrettanto astruse. Impenetrabili. All’infinito.”
“Le vecchie di Ravugliano erano degli inossidabili purosangue diversamente fossili che, già da sole, avrebbero meritato un documentario.”
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