Tutte le frasi di Beppe Severgnini
“Lamentarsi è sfogo, e lo sfogo è una forma sottile di piacere: permette di esprimere pubblicamente un fastidio privato. Ma è un piacere cui bisogna saper resistere.”
“Povero turista, poliglotta involontario. Viaggia portando con sé traveller’s cheques (per non farsi soffiare il cash), che rappresentano il budget dell’intera vacanza. Nel portafoglio tiene i vouchers per lunch e dinner (se qualcuno li chiamasse «buoni», gli sembrerebbe di tornare alla mensa aziendale). Durante lo stop-over, stravolto dal...” (continua)(continua a leggere)
“Il marchio delle democrazie è l’imperfezione inquieta; il segno delle autocrazie è l’ignoranza soddisfatta.”
“Scrivere bene si può, e non è neppure difficile. L'importante è capire chi scrive male, e regolarsi di conseguenza.”
“Sgridate coloro che, parlando, dicono: «Tra virgolette…». Se poi accompagnano l’orrenda espressione con un gesto – mani alzate, le dita che si contraggono nell’aria, come se dovessero fare il solletico sotto le ascelle di Fassino – nessuna esitazione: schiaffeggiateli.”
“Infinite preoccupazioni per i soldi, scocciature, fretta; rumore costante, folla, richieste. Notiziari pieni di orrendi delitti e minacce. Ubique, chiassose dichiarazioni secondo cui la famiglia è distrutta, i valori stanno scomparendo, la società ha perso la bussola. Eppure, in qualche modo, la maggior parte di noi viene fuori ok.”
“Tutti sappiamo fare qualcosa, nessuno sa fare tutto. L’importante è capire cosa potremmo fare meglio e, anche per questo, faremmo volentieri.”
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