Tutte le frasi di Cesare Cremonini
“Mi trovavo ad un passo da quella data storica, il Duemila, e stavo per compiere diciotto anni tondi, senza che nulla fosse realmente cambiato.”
“Se pensiamo al sogno, all'imprevisto, all'inatteso, le insicurezze rendono imprevedibile il quadro. Ogni tanto è bene ammetterlo: la maggior parte dei guai ce li andiamo a cercare.”
“Una come te, come una rondine d’aprile
vola solo quando ha un
orizzonte da inseguire.”“Le tue parole sono mine,
le sento esplodere in cortile,
al posto delle margherite, ora
ci sono cariche esplosive!”“La sera quando mi sciolgo il trucco,
riscopro che sono un pagliaccio anche sotto
e sullo specchio del camerino
mi faccio della stessa droga per cui vivo:
la vanità.”“Io non voglio rimanere intrappolato in una delle loro ragnatele,
mese dopo mese, diventerei fedele.”“Ma infondo io sto bene qua
tra le mie facce e la mia falsità.
Ma infondo io sto bene qua
trovando in quel che sono un po' di libertà.”“Tu,
dentro me,
sei la musica che voglio sentire.”“Alzi la mano chi, da adolescente, non è mai stato costretto da un amico con la passione della musica ad ascoltare centinaia di volte un suo pezzo inedito o ad assistere a ogni sua esibizione pubblica: alla fine non c'era passaggio di accordi che non conosceste a memoria, imprevisto che non foste in grado di prevedere.”
“Walter mi parlava come fossi un adulto, legittimandomi come essere pensante. Era quella fiducia a tenere acceso il motore della mia creatività.”
“Una canzone assomiglia a un rebus. È una specie di tragitto invisibile e intricato da portare a termine. In certi casi è matematica, e segue determinate leggi o convenzioni. In altri è soltanto magia, mistero, evocazione. È proprio come sbrogliare il nastro di una musicassetta che si è intrecciato in mille nodi e grovigli inestricabili. È...” (continua)(continua a leggere)
In evidenza