Tutte le frasi di Elio Vittorini
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- Dal libro: Il garofano rosso
- Dal libro: Il garofano rosso
“E tutti a quel paese! Che sapevano essi della gloria d’un garofano rosso?”
- Dal libro: Uomini e no
“Diciamo oggi: è il fascismo. Anzi: il nazifascismo. Ma che cosa significa che sia il fascismo? Vorrei vederlo fuori dell'uomo, il fascismo. Che cosa sarebbe? Che cosa farebbe? Potrebbe fare quello che fa se non fosse nell'uomo di poterlo fare? Vorrei vedere Hitler e i tedeschi suoi se quello che fanno non fosse nell'uomo di poterlo fare. Vorrei...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Uomini e no
- Dal libro: Uomini e no
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“C'è oggi nel mondo, non solo in Italia, una disperazione di vivere che sembra togliere, proprio ai più giovani, ogni possibilità, anche semplicemente storica, di lottare. Durante il fascismo c'era almeno risentimento, negli scrittori che la mostravano. Oggi ci sono occhi che nemmeno guardano, tanto li offusca stanchezza o pianto. Ma sono occhi,...” (continua)(continua a leggere)
“Ogni morto di fame è un uomo pericoloso.”
- Dal libro: Uomini e no
- Dal libro: Il garofano rosso
Un libro non è soltanto "mio" o "tuo", non rappresenta solo il "mio" contributo alla verità, il "mio" sforzo di ricerca della verità e la "mia" capacità di realizzazione lettararia. Un libro è un riflesso più o meno diretto, e più o meno contorto, più o meno alterato, della verità obbiettiva, e molto in un libro, anche all'insaputa dello... (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Il garofano rosso
“Tutti i cosiddetti grandi uomini non sono che ragazzi. Hai letto il Memoriale di Sant'Elena? Vedi bene che Napoleone ragiona come noi ai tempi degli scioperi. Non c'è mai nelle sue parole qualcosa che ce lo lasci pensare per conto suo, chiuso nel gusto di una camera sua. Disgraziato, rimpiangeva i campi di battaglia, ed era in una situazione che...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Il garofano rosso
“È in ogni uomo di attendersi che forse la parola, una parola, possa trasformare la sostanza di una cosa. Ed è nello scrittore di crederlo con assiduità e fermezza. È ormai nel nostro mestiere, nel nostro compito. È fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Il garofano rosso
- Dal libro: Uomini e no
- Dal libro: Uomini e no
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