Tutte le frasi di Georges Simenon
“Non ci vuole molto a intuire come reagirà un uomo intelligente, che cosa farà in determinate circostanze, perché parti dal presupposto che si lascerà guidare dalla logica... Mentre è impossibile prevedere che cosa farà un imbecille... È questo il punto...».”
“Per principio, io dubito degli alibi troppo solidi... Un innocente non ha quasi mai un alibi di ferro.”
- La trovi in Scrittori e Scrittura
“Ogni scrittore ha delle consuetudini. Georges Simenon scriveva un romanzo in ventun giorni, poi andava a donne. (Aneddoto raccontato da Enzo Biagi).”
- Dal libro: La camera azzurra
- La trovi in Scrittori e Scrittura
“Temeva di non riuscire più a scrivere, cercava di riprodurre sempre le condizioni in cui era nato il primo romanzo. Ecco allora un rituale fatto di matite particolari, di tende tirate, di sveglie alle cinque di mattino, di whisky e di tè. Un capitolo al giorno per otto giorni. E dopo un breve riposo, tre giorni per le correzioni.”
- Dal libro: La camera azzurra
- Dal libro: Luci nella notte
“Capiamo solo quando è troppo tardi. Quando siamo felici non ci facciamo caso, commettiamo delle imprudenze, a volte addirittura ci ribelliamo.”
- Dal libro: La camera azzurra
“Sarebbero invecchiati insieme, sentendosi sempre più vicini, perché col tempo avrebbero avuto sempre più ricordi in comune.”
- Dal libro: Luci nella notte
- Dal libro: Luci nella notte
- Dal libro: La camera azzurra
“Gli altri non valgono la fatica che ci si dà perché pensino bene di noi.”
“Avrò dimostrato in tal modo che con la sua sola intelligenza un uomo, semplice impiegato finché si era attenuto alle regole del gioco, può ambire a una qualunque posizione non appena riprenda possesso della propria libertà.”
“Torna comodo trattare alla stregua di pazzi coloro che non si è in grado di comprendere.”
“Solo che si può agire in tal modo e restarsene appartati per conto proprio, col sentimento impreciso che tutte quelle sono cose insufficienti a riempire una vita, e magari si sarebbe potuto realizzare qualcosa di diverso.”
- La trovi in Insulti celebri
“È innegabilmente il sedere più famoso del mondo e anche il più desiderato. Un sedere talmente celebre e agognato da poter essere venerato [...] È un sedere fotogenico. Lo schermo riproduce le sue linee ferme e dolci, i sussulti lascivi e gli scatti più selvaggi [...] L'hanno visto aureolato di banane dai caldi riflessi dorati. L'hanno visto...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Scrittori e Scrittura
“Scrivere non è una professione, ma una vocazione di infelicità.”
“Scrivere non è una professione, ma una vocazione di infelicità.”
“Il paese è tranquillo. Gli agricoltori sono gente pacifica. L’unica abitazione del crocevia è una di quelle belle vecchie case di campagna che stanno alla borghesia come i castelli alla nobiltà.”
- Dal libro: La camera azzurra
“Viveva ogni cosa così come veniva, senza chiedersi niente, senza cercare di capire, senza neppure sospettare che un giorno ci sarebbe stato qualcosa da capire.”
- Dal libro: Luci nella notte
“Le uniche risposte vere sono quelle brevi.”
“Si abbandonava al dolce far niente, al kief, come dicono i turchi, il girovagare senza meta in balìa del vento e del caso.”
- Dal libro: Luci nella notte
“La cosa fondamentale non era quello che sarebbe accaduto poi, ma il fatto che quell’istante fosse esistito.”
“Niente letteratura, ragazzo mio! Tolga tutta la letteratura e vedrà che funzionerà.”
- La trovi in Uomini e Donne
“Nella mia vita credo di essere stato più Casanova di lei. Dall'età di tredici anni e mezzo ho avuto più di diecimila donne. Il mio non era un vizio, avevo solo bisogno di comunicazione. Ma non è facile trovare un contatto umano, nemmeno se lo si cerca. Si trova soprattutto il vuoto, non crede?
[Rivolgendosi a Federico Fellini].”
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