Tutte le frasi di Giacomo Mazzariol
“Ho avuto un periodo, Giacomo, che mi tiravano addosso i banchi e le sedie e i libri. Alle superiori. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia. Mi volevano male. Se solo avessero saputo… - Cosa? - Che grazie a loro cominciai a piacermi. Cominciai a ringraziare Dio di non avermi fatto così, come quelli che mi offendevano. A loro è andata...” (continua)(continua a leggere)
“Ma il tempo è cosí: il tempo è un bastardo. Ti fa gli agguati, rallenta quando vorresti vederlo correre, corre quando vorresti fermarlo.”
“Non c'è niente di più triste dei coriandoli usati lasciati a marcire lungo i bordi dei marciapiedi in attesa che la pioggia li trascini nei tombini. Pensateci: vengono creati, tagliati, aspettano per mesi, per anni, chiusi nei pacchetti, tutto per rimanere in aria tre secondi ed essere calpestati in attesa degli spazzini.”
“È il momento migliore, quello: quando hai il pacchetto tra le mani e non l’hai ancora aperto. In quell’istante tutto è possibile. Una volta che lo apri, be’, il contenuto è quello che è: se ti piace bene, se non ti piace pazienza. Ma quando ce l’hai tra le mani, il pacchetto, e lo tocchi, e lo soppesi, e cerchi di capire cosa contiene (e non lo...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli squali
“Non accettare bussole dagli sconosciuti.”
- Dal libro: Gli squali
“La qualità dei nostri sí dipende spesso dalla quantità dei nostri no, e ancor prima dalla nostra capacità di saperli pronunciare.”
- Dal libro: Gli squali
“Ma è così che funziona ai bivi, no? Se vai da una parte, non puoi andare anche dall'altra.”
- Dal libro: Gli squali
“L'arte è come i fiori, non serve a nulla, ma che mondo sarebbe senza?”
- Dal libro: Gli squali
- Dal libro: Gli squali
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