Tutte le frasi di Giambattista Vico
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“I nativi costumi, e sopra tutto quello della natural libertà, non si cangiano tutti ad un tratto, ma per gradi, e con lungo tempo.”
“La Curiosità, proprietà connaturale dell'uomo, figliuola dell'ignoranza, che partorisce la Scienza, all'aprire che fa della nostra mente la Maraviglia, porta questo costume: ch'ove osserva straordinario effetto in natura, come cometa, parelio, o stella di mezzodì, subito domanda, che tal cosa voglia dire o significare.”
“Le dottrine debbono cominciare da quando cominciano le materie che trattano.”
“Le streghe, nel tempo stesso che sono ricolme di spaventose superstizioni, sono sommamente fiere, ed immani; talchè, se bisogna, per solennizzare le loro stregonerie, esse uccidono spietatamente, e fanno in brani amabilissimi innocenti bambini.”
“La maraviglia è figliuola dell'ignoranza; e quanto l'effetto ammirato è più grande, tanto più a proporzione cresce la maraviglia.”
“I fanciulli vagliono potentemente nell'imitare; perchè osserviamo per lo più trastullarsi in assembrare ciò che son capaci d'apprendere.”
“Vera proprietà di Natura umana è quella avvertita da Tacito, ove disse, mobiles ad superstitionem perculsm semel menles; ch'una volta che gli uomini sono sorpresi da una spaventosa superstizione, a quella richiamano tutto ciò, ch'essi immaginano, vedono, ed anche fanno.”
“Le lingue debbon aver incominciato da voci monosillabe; come nella presente copia di parlari articolati, ne' quali nascon ora i fanciulli, quantunque abbiano mollissime le fibre dell'istrumento necessario ad articolare la favella, da tali voci incominciano.”
“Gli uomini, che non sanno il vero delle cose, procurano d'attenersi al certo; perchè non potendo soddisfare l'intelletto con la scienza, almeno la volontà riposi sulla coscienza.”
“Tutte le Storie barbare hanno favolosi principj.”
“È necessario, che vi sia nella Natura delle cose umane una Lingua Mentale comune a tutte le Nazioni; la quale uniformemente intenda la sostanza delle cose agibili nell'umana vita socievole, e la spieghi con tante diverse modificazioni per quanti diversi aspetti possan aver esse cose: siccome lo sperimentiamo vero ne' proverbj, che sono massime...” (continua)(continua a leggere)
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“Il buonsenso è un giudizio formulato senza riflettere, condiviso da una classe intera, da una nazione intera, o dall’umanità intera.”
“Gli uomini prima sentono il necessario; dipoi badano all'utile; appresso avvertiscono il comodo; più innanzi si dilettano del piacere; quindi si dissolvono nel lusso; e finalmente impazzano in istrapazzar le sostanze.”
“La Filosofia considera l'uomo quale dev'essere; e si non può fruttare, ch'a pochissimi che vogliono vivere nella Repubblica di Platone, non rovesciarsi nella feccia di Romolo.”
“Il Certo delle Leggi è un' oscurezza della Ragione unicamente sostenuta dall'Autorità; che le ci fa sperimentare dure nel praticarle; e siamo necessitati praticarle per lo dir lor Certo, che in buon latino significa particolarizzato, come le Scuole dicono individuato; nel qual senso certum e commune con troppa latina eleganza son opposti tra loro.”
“Le Tradizioni Volgari devon avere avuto pubblici motivi di vero, onde nacquero, e si conservarono da intieri popoli per lunghi spazj di tempi.”
“La fantasia tanto più è robusta quanto più è debole il raziocinio.”
“È un detto degno di considerazione quello di Dion Cassio, che la consuetudine è simile al Re, e la legge al Tiranno; che deesi intendere della consuetudine ragionevole, e della legge animata da ragion naturale.”
“Gli uomini intelligenti stimano diritto tutto ciò che detta essa uguale utilità delle cause.”
“Il Diritto Natural delle Genti è uscito coi costumi delle Nazioni tra loro conformi in un senso comune umano, senza alcuna riflessione, e senza prender esemplo l'una dall'altra.”
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