Tutte le frasi di Giorgio Nardone
“Il pensare troppo applicando la razionalità ordinaria a fenomeni ben poco razionali e la ricerca di risposte esatte e definitive a dilemmi indecidibili non solo è fallimentare sul piano logico ed empirico, ma provoca anche sofferenza psichica e comportamentale.”
“Un’arte fondata sul fare domande piuttosto che sul proporre affermazioni; domande strutturate in successione per far evolvere le risposte dell’interlocutore nella direzione desiderata dal persuasore.”
- Dal libro: Modelli di famiglia
“L’autostima si conquista attraverso le esperienze personali, non può esserci donata da altri.”
“Quando interagiamo con qualcuno lo influenziamo costantemente proprio come egli influenza noi. Questo vale anche nella relazione con noi stessi, nei momenti di riflessione o di intensa emozione.”
“Ogni evitamento conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento successivo.”
“Non si oppone forza contro forza ma si devia la forza dell’avversario, per poi colpirlo quando è sbilanciato e indifeso.”
“Prima di sforzarsi di cercare le risposte si deve valutare la correttezza delle domande.”
“Il ragionatore ideale è colui che da una miriade di informazioni sa considerare solo quelle davvero utili. Per far questo è necessario un prolungato esercizio alla discriminazione, fuori dalla portata della maggioranza degli individui e materia specifica dei professionisti del problem solving. ”
“Abbiamo la tendenza ad attribuire ad altri le nostre percezioni e convinzioni, aspettandoci da loro esattamente le nostre azioni e reazioni.”
“Il pensare, da fondamento essenziale dell’attività umana, può divenire, come oggi accade spesso, la matrice di profonde sofferenze che vanno dalla tirannia del dubbio all’incapacità di prendere una decisione, dal continuo rimettere in discussione critica le proprie idee fino al dubbio come vera e propria patologia psicologica.”
“Per l’uomo moderno è davvero necessario riequilibrare il peso dato alle diverse funzioni psicologiche interdipendenti, imparando ad alternare il lasciarsi vivere ed esperire e il rifugiarsi nella torre d’avorio del pensiero che si astrae dalle sensazioni, al fine di operare adeguate riflessioni che arricchiscono l’esperienza anziché limitarla o...” (continua)(continua a leggere)
“Troppo spesso, di fronte a un problema, si ha la tendenza a cercare la spiegazione piuttosto che la soluzione.”
“Nel nostro dialogo dovremmo sempre rendere il nostro linguaggio sobrio ma elegante, chiaro ma evocativo, semplice ma pregnante, carico di significati ma bello da ascoltare.”
“Se vuoi drizzare una cosa, impara prima tutti i metodi per storcerla di più.”
“Se vuoi persuadere il tuo interlocutore devi farlo attraverso le sue stesse argomentazioni.”
- Dal libro: Modelli di famiglia
“I giovani adulti sono insicuri e incapaci di assumersi responsabilità in piena autonomia.”
“Come sarebbe la situazione una volta che il problema fosse miracolosamente svanito?”
“Quando l’individuo ha la percezione della paura, le sue reazioni immediate e naturali sono quelle orientate all’autopreservazione: la fuga da ciò che lo minaccia, la ricerca di protezione, la lotta contro ciò che lo spaventa.”
“Il dialogo converge sul presente e il futuro della relazione emancipandola così dai fatti passati che per definizione, essendo passati, non possono essere risolti ma, se continuamente rivangati, possono influenzare negativamente il presente.”
“E' necessario osservare la realtà attraverso lo sguardo degli altri.”
“Cambiando il modo di comunicare e lo stile relazionale, oltre alle azioni, gli effetti possano essere stupefacenti.”
“Faccio tutto per te perché temo che da solo non ce la faresti e non voglio che tu soffra.”
“Le ferite delle battaglie evitate non guariscono mai.”
“Ogni arte prevede un lungo periodo di apprendimento.”
“Se io rendo volontario qualcosa che mi verrebbe spontaneo, ne inibisco la irrefrenabilità e ne riduco la portata disfunzionale.”
“Se te lo concedi puoi rinunciarvi, se non te lo concedi diventa irrinunciabile.”
- Dal libro: Modelli di famiglia
“Osservare senza intervenire, ovvero rimandare al figlio la responsabilità delle sue azioni.”
“La paura è una percezione che scatena un’emozione che a sua volta innesca una reazione psicofisiologica, l’ansia è solo l’effetto psicofisiologico di tale percezione-emozione.”
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