Tutte le frasi di Giovanni Pennati
“Se le cose quadrano significa che non stiamo guardando bene.”
“Quando viviamo non pensiamo mai davvero ai morti. Pensiamo magari a quello che ci hanno lasciato, ai ricordi, alle belle parole. Non ci sfiora la profondità dell’abisso di non essere altro che nulla. Ma quando una persona cara, a noi vicina, ci lascia: come un padre, una madre, o la persona che amiamo, allora si apre una specie di tela.”
“E' proprio quando non sei più capace di stare in equilibrio che senti il miracolo, per un uomo, di rimanere in piedi.”
“Esistono dei desideri che sono completamente nascosti alla nostra coscienza, cose che non vorremmo ammettere nemmeno a noi stessi. Peccato che non ammettendoli stiamo male, magari siamo nervosi, rispondiamo male alle persone che ci circondano e che ci vogliono bene, non siamo concentrati sul lavoro, dimentichiamo gli impegni e tutte le scadenze....” (continua)(continua a leggere)
“Quando sei innamorato sei un architetto di sogni: casa, famiglia, persone, viaggi, speranze. E quando finisce, tutto viene spazzato via. Come se ti togliessero la licenza di sognare.”
“Viviamo con l’idea che siamo importanti, ma non contiamo poi così tanto, forse non contiamo proprio nulla, conta il pezzo di noi che lasciamo agli altri.”
“Tanto ti rimangono solo i ricordi, e se non ci pensi troppo anche quelli se ne vanno.”
“Quando vuoi bene troppo a qualcuno non riesci tanto a vedere le cose con il loro colore, sei tu che ti metti a dipingerle come vorresti.”
“Il problema è che non si può vivere solo con uno scudo, si può sopravvivere, ma per vivere, ad un certo punto, serve anche una spada.”
“Come sarebbe bello se quelli che amiamo ci lasciassero poche parole preziose dopo essersene andati. Tutto bene, siamo arrivati. Non pensate a me, qui è bellissimo.”
“Io non diventerò mai vecchio. Voglio dire non vecchio fuori, perché quello non lo puoi evitare, vecchio dentro intendo. Non ti chiederò mai cosa c’è di pronto, ma se scoprirò che non mi hai fatto niente da mangiare, senza chiederti niente mi trasformerò in un vero Carlo Cracco. Ad un tuo sbadiglio, troverò sempre una nuova barzelletta da...” (continua)(continua a leggere)
“Perché voi non credete a un Diopertutti, voi credete al Dioperme, al Dioperilimiolavoro, al Dioperimieifigli, al Dioperlamiacasa. Voi credete a un bisogno scaramantico, a un’illusione. Voi giocate con il caso, lanciate i dadi sperando che più mani vi diano alla fine il numero più alto. In fondo cosa costa? Cosa costa essere qui tutte le...” (continua)(continua a leggere)
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