Tutte le frasi di Mario Calabresi
Uccisi perché? Per il sogno di un gruppo di esaltati che giocavano a fare la rivoluzione, si illudevano di essere spiriti eletti, anime belle votate a una nobile utopia senza rendersi conto che i veri “figli del popolo”, come li chiamava Pasolini, stavano dall’altra parte, erano i bersagli della loro stupida follia.
“Nel temperamento americano c’è una qualità, chiamata resiliency, che abbraccia i concetti di elasticità, di rimbalzo, di risorsa e di buon umore.”
- Dal libro: A occhi aperti
- Dal libro: A occhi aperti
“La differenza tra un disastro e un’avventura è solo la tua attitudine.”
- Dal libro: A occhi aperti
“Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi.”
- Dal libro: A occhi aperti
“È necessario molto tempo per sviluppare una propria visione e avere un proprio stile, non bastano settimane o mesi ma servono anni. Ci vogliono pratica, disciplina e perfezionamento per riuscire: le foto sono una cosa così immediata e scattare è un gesto così veloce che la gente pensa che si possano fare in fretta. È qui che sbagliano: se vuoi...” (continua)(continua a leggere)
“La mia filosofia è quella del fixer, il riparatore: se c’è qualcosa che non funziona bisogna trovare cos’è, cosa manca e risolvere il problema. Ecco, vorrei fare questo nella vita, magari nel mio Paese, lì le cose che non funzionano non mancano certo… Avrai capito che la mia attitudine non è di lamentarmi o aspettare l’intervento di Dio o dello...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: A occhi aperti
“Ci sono due modi di comunicare: c’è un tipo di fotografia che si rivela completamente, è un’immagine che parla, dice cose forti e chiare, è molto leggibile, ma è un’indagine finita, è la versione dei fatti del fotografo. L’altra, quella che mi interessa di più, è una fotografia non finita, dove chi guarda ha la possibilità di cominciare un...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: A occhi aperti
“Bisogna sempre restituire, dare qualcosa in cambio quando si è in una situazione da cui si sta solo prendendo.”
- Dal libro: A occhi aperti
“Solo se sei disposto a correre il rischio, solo se sei completamente convinto, allora sei pronto. Le belle foto sono in quell’acqua sporca, non puoi proteggerti, stare ai margini, un po’ fuori e un po’ dentro: se la gente è sommersa fino al collo devi essere dentro con loro, non c’è separazione, non puoi stare sulla sponda a guardare ma devi...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: A occhi aperti
- Dal libro: A occhi aperti
“Mi chiedi che fotografo sono? Stai cercando di incasellarmi? Io sono un misuratore di spazi. Arrivo in un luogo e comincio a muovermi come un rabdomante: non cerco l’acqua ma un punto di vista. L’azione fondamentale è lo sguardo: devo trovare la misura giusta tra me, l’occhio e lo spazio. La foto è la memoria tecnica fissata di questo sguardo....” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: A occhi aperti
“Non buttare via niente, tieni tutto quello che scrivi, può sempre servire, chissà magari tra quaranta anni.”
“Ci vuole il coraggio di ripartire e di non farsi mai abbattere. La fortuna non esiste, la costruiamo noi ogni giorno.”
“Parlammo a lungo di quel che stava facendo per tutelare il più possibile i giovani, le donne, le fasce meno protette del mercato del lavoro che, già difficile, era destinato a diventarlo sempre più. Voleva andare avanti, con l’entusiasmo di un ragazzo, benché si sentisse isolato e in pericolo. Ventiquattro ore dopo venne ucciso. Quella sera...” (continua)(continua a leggere)
“Mia dolcissima Noretta, credo di essere giunto all’estremo delle mie possibilità e di essere sul punto, salvo un miracolo, di chiudere questa mia esperienza umana … Ora vorrei abbracciarti tanto e dirti tutta la dolcezza che provo, pur mescolata a cose amarissime, per avere avuto il dono di una vita con te, così ricca di amore e di intesa...” (continua)(continua a leggere)
“Pagata la pena si è liberi, ma non sono finite le responsabilità: questa idea non corrisponde alla realtà.”
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