Tutte le frasi di Mikhail Bulgakov
“La lingua può nascondere la verità ma gli occhi mai.”
- Dal libro: Cuore di cane
“Io preferisco sedere in basso, quando si sta bassi non è tanto pericoloso cadere.”
- Dal libro: Cuore di cane
“Qualcuno stava liberando il maestro, così come lui aveva fatto con l'eroe che aveva inventato. Questo eroe era precipitato nell'abisso, era andato via e non sarebbe ritornato, perdonato nella notte tra il sabato e la domenica, il figlio del re astrologo, il crudele quinto procuratore di Giudea, il cavaliere Ponzio Pilato.”
- Dal libro: La guardia bianca
“Dalle quattro del pomeriggio la luce cominciava ad ardere nelle finestre delle case, in tondi globi elettrici, nei lampioni a gas, nei fanali delle case con i numeri illuminati, e nelle vetrate a tutta parete delle centrali elettriche, che evocavano il pensiero del futuro elettrico dell’umanità, terribile e irrequieto, con le loro finestre a...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Cuore di cane
“Zina lo portò a spasso al guinzaglio per il vicolo Òbuchov. Pallino camminava come fosse un detenuto, bruciando di vergogna, ma arrivato alla chiesa di Cristo Salvatore, sulla Prečìst’enka, capì perfettamente cosa significasse un collare nella vita. Negli occhi di tutti i cani che incontrava si leggeva un’invidia furibonda e vicino al vicolo...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Scrittori e Scrittura
“Oh numi, miei numi! Quanto è triste la sera sulla terra! Come sono misteriose le nebbie sulle paludi. Chi ha errato in queste nebbie, chi ha molto sofferto prima di morire, chi ha volato su questa terra portando seco un peso insopportabile, lo sa. Lo sa colui che è stanco. E senza rammarico abbandona le nebbie della terra, le sue paludi e i...” (continua)(continua a leggere)
“Rompendomi le dita feci a pezzi i quaderni, li mettevo per dritto tra la legna e scuotevo i fogli con l'attizzatoio. La cenere di tanto in tanto mi vinceva, soffocava la fiamma, ma io combattevo contro di lei e il romanzo, pur resistendo caparbiamente, si avviava alla distruzione. Le parole note baluginavano davanti a me, il colore gialliccio...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Cuore di cane
“L’espressione degli occhi, lì non si sbaglia, che li guardi da vicino o da lontano. ”
- Dal libro: Cuore di cane
“Sono assai importanti gli occhi, sono una specie di barometro. Vedi chi ha una grande aridità nell’anima, chi senza una ragione può schiaffarti la punta dello stivale nelle costole, e chi invece ha paura di tutto e di tutti.”
“Un fatto è la cosa più cocciuta del mondo.”
“I manoscritti non bruciano.”
“Era chiaro che la visita a quella casa del dolore aveva lasciato in lui una traccia profonda. Rjuchin cercava di comprendere che cosa lo affliggesse. Il corridoio con le lampade azzurre gli si era fissato nella memoria? Il pensiero che sulla terra non c'è sciagura peggiore della perdita della ragione? Sì, sì, naturalmente, anche questo. Ma...” (continua)(continua a leggere)
“Che cosa sarebbe il tuo bene se non ci fosse il male, e come apparirebbe la terra se non ci fossero le ombre? Le ombre nascono dagli oggetti e dalle persone. Ecco l'ombra della mia spada. Ma ci sono le ombre degli alberi e degli esseri viventi. Non vorrai per caso sbucciare tutto il globo terrestre buttando via tutti gli alberi e tutto ciò che è...” (continua)(continua a leggere)
“La sua inquietudine cessò, almeno così gli parve, e divenne un sentimento di profonda e mortale offesa. Ma non era una sensazione stabile, scomparve e per qualche ragione si trasformò in una orgogliosa indifferenza, ma era invece un presentimento della eterna quiete.”
- Dal libro: Cuore di cane
“Cos’è mai la libertà? Fumo, miraggio, finzione, vaneggiamenti di questi sciagurati democratici.”
- Dal libro: La guardia bianca
- Dal libro: Cuore di cane
“Chi non ha mai fretta trova il tempo per tutto.”
- Dal libro: La guardia bianca
- Dal libro: La guardia bianca
“Nessun uomo può venir meno alla propria parola d’onore, perché altrimenti sarebbe impossibile vivere in questo mondo.”
“Avuto questo presentimento prese a nutrirlo e a coltivarlo nella propria anima, nel timore che l'abbandonasse.”
- Dal libro: La guardia bianca
“Per vent’anni interi capita che una persona si occupi di una qualche faccenda, per esempio tenga lezioni di diritto romano, e al ventunesimo anno all’improvviso salti fuori che il diritto romano non c’entra nulla, che lui nemmeno lo capisce e non lo ama, e che in effetti lui è un abile orticoltore e arde d’amore per i fiori.”
- Dal libro: Cuore di cane
“Chi dirà mai qualcosa in difesa dell'invidia? È un sentimento di specie abietta, e tuttavia bisogna mettersi nei panni del visitatore.”
“Chi ama deve condividere la sorte dell'amato.”
“Le tenebre sopraggiunte dal mare Mediterraneo coprirono la città odiata dal procuratore. Sparirono i ponti sospesi che univano il tempio alla terribile torre Antonia, un baratro venne giù dal cielo e sommerse gli dèi alati sopra l'ippodromo, il palazzo degli Asmonei con le feritoie, il bazar, il caravanserraglio, i vicoli, le piscine......” (continua)(continua a leggere)
“Sul puf della gioielliera, in posa disinvolta, era sprofondato un terzo individuo, e precisamente un gatto nero di orrende proporzioni con un bicchierino di vodka in una zampa e, nell'altra, una forchetta sulla quale era riuscito a infilzare un fungo marinato.”
“Qualcosa accadrà! Non può non accadere; per quale motivo, infatti avrei avuto in sorte questa sofferenza per tutta la vita? Riconosco di aver mentito e ingannato e di aver avuto una vita segreta, sconosciuta agli uomini, ma non si può punire per questo tanto crudelmente. Qualcosa sicuramente succederà perché non può accadere che una cosa duri...” (continua)(continua a leggere)
“Né la bigliettaia né i passeggeri si stupirono della cosa più importante: non del fatto che il gatto fosse salito sul tram ma che intendesse pagare!”
“Discutevano di cose difficili e importanti, e nessuno di loro riusciva a convincere l'altro. Non concordavano su nulla e questo rendeva la loro discussione particolarmente interessante.”
“È piacevole trattenere un po' una mezzanotte di festa.”
“Da quando era andata sposa a diciannove anni e si era sistemata nel villino non aveva mai conosciuto la felicità. Oh dio, dio mio! Che cosa mancava a questa donna?! Che cosa mancava a una donna nei cui occhi bruciava un inspiegabile fuocherello, che cosa mancava a quella strega con un leggero strabismo a un occhio che in quella giornata...” (continua)(continua a leggere)
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