Tutte le frasi di Renato Di Lorenzo
“Il vostro eroe deve soffrire, e non importa che tipo di sofferenza sia: può soffrire per amore, perché gli sparano, perché sta male o perché si sente inutile… Scegliete pure il tipo di sofferenza, ma che soffra! E, cosa ancor più importante, deve soffrire fino all’ultimo. Solo all’ultimo potrete avere pietà e potrà essere felice, avendo risolto...” (continua)(continua a leggere)
“Un modo per arricchire un personaggio, per dargli spessore, è quello di far parlare di lui altri differenti personaggi: ognuno avrà il suo modo di vederlo e di considerarlo.”
“Dovete amare svisceratamente ciò che state scrivendo. Se uno non piange, non ride, né si spaventa per quello che sta scrivendo, o addirittura ciò che scrive non gli piace più di tanto, come può pretendere che questo accada nel lettore? Partecipare fortemente di ciò che si scrive non garantisce di riuscire a creare un libro di valore, ma non...” (continua)(continua a leggere)
“Un buon editor (che siate voi stessi o un altro) riduce all’osso la vostra prosa. Taglia tutto quello che può tagliare, in modo che l’attenzione non sia distratta da parole inutili.”
“La buona scrittura si suppone che evochi sensazioni nel lettore, non il fatto che stia piovendo, ma il fatto che ci stia piovendo addosso.”
“Per comunicare il massimo è necessario usare il minor numero di parole possibili, e non il contrario.”
“Dobbiamo fare degli esperimenti annotandone ogni volta il risultato e gli esperimenti debbono essere ripetuti, perché ogni volta il risultato è diverso.”
“Man mano che vi avvicinate alla fine, accorciate la lunghezza dei vostri paragrafi e dei vostri capitoli.”
“Ciò che emoziona non è quello che l’autore pensa dei fatti che sta descrivendo, ma sono i fatti in se stessi.”
“È importante scrivere di argomenti che vi interessano profondamente, di cui siete preoccupati o contenti, che muovono le vostre stesse sensazioni prima ancora di quelle del lettore. Molti sfuggono a questo dovere di onestà nei confronti del lettore.”
“Con la parola suspense intendiamo una concatenazione degli eventi e delle parole tale da far sì che il lettore non smetta mai di domandarsi cosa succederà dopo. Se questo non avviene, il romanzo è un fallimento.”
“Se il suo scopo è suscitare emozioni, deve evitare qualunque intervento che distragga il lettore e fermi il processo, e questo accade normalmente quando nella narrazione si inseriscono informazioni.”
“La probabilità è il rapporto tra i casi favorevoli e tutti i casi possibili.”
“Non ce l'ho fatta. Non sono riuscito a ridurre la spiegazione a un livello comprensibile da una matricola. Vuol dire che noi stessi non l'abbiamo ancora capito realmente.”
“Siete sicuri di avere assegnato al vostro cattivo tutte e tre le dimensioni che vanno assegnate a un personaggio, specialmente se importante? Lo avete descritto bene sotto il profilo fisico? E sotto il profilo psicologico (come pensa e cosa pensa)? E sotto il profilo sociologico (da che famiglia proviene, qual è la sua collocazione sociale, che...” (continua)(continua a leggere)
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