Tutte le frasi di Roberto Saviano
- Dal libro: Vieni via con me
“Non si può asciugare l’acqua con l’acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco, quindi non si può combattere il male con il male.”
- Dal libro: Super Santos
“Le pene della camorra sono certe e immediate, a differenza di quelle dello Stato.”
- Dal libro: Vieni via con me
- Dal libro: Zero Zero Zero
“L’unico sacrificio possibile è quello che non si aspetta ricompensa.”
- La trovi in Politica
“Verità e potere non coincidono mai.”
- Dal libro: Zero Zero Zero
- Dal libro: Vieni via con me
“Ascoltare un racconto e sentirlo proprio è come ricevere una formula per aggiustare il mondo.”
- Dal libro: Zero Zero Zero
- Dal libro: Super Santos
“Ogni scelta la si pagava. La scelta di restare, la scelta di emigrare, di lavorare in nero, di arruolarsi, tutto si pagava senza possibilità di vantaggio. Era la prima cosa che imparavi quando crescevi da quelle parti. Aver pagato per un sogno, il sogno di vivere giocando, in fondo non era peggio di pagare per qualche altro motivo. Se proprio si...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
“Il Super Santos era un modo di concepire la vita, anzi una sorta di sogno a cui tutti i ragazzini ambivano, star sempre con lui di fianco, sui piedi, averlo sempre a disposizione.”
- Dal libro: Zero Zero Zero
“Sono New York e Londra oggi le due più grandi lavanderie di danaro sporco del mondo.”
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Zero Zero Zero
“L'eroina. La droga dei miserabili.”
- Dal libro: Vieni via con me
- Dal libro: Zero Zero Zero
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
“Chi lancia il pallone fuori lo recupera. E per recuperarlo a volte ci volevano ore.”
- Dal libro: Super Santos
“Nessuno in porta, nessuno in difesa, nessun centravanti. Da solo. All’americana.”
- La trovi in Criminali
“Quando tutto ciò che è possibile è stato fatto, quando talento, bravura, maestria, impegno, vengono fusi in un'azione, in una prassi, quando tutto questo non serve a mutare nulla, allora viene voglia di stendersi a pancia sotto sul nulla, nel nulla. Sparire lentamente, farsi passare i minuti sopra, affondarci dentro come fossero sabbie mobili....” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
Una volta ero in macchina con un gruppo di ragazzi ubriachi, tornavamo da una festa e questi aprirono le quattro portiere dell’auto mentre correvano su una strada sterrata urlando “andiamo all’americana”. A Maddaloni c’è una pizzeria che serve pizze all’americana: su un piccolo treppiedi messo al centro del tavolo arrivano enormi ruote con... (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Vieni via con me
- Dal libro: Super Santos
“Quando ero ragazzino i portieri erano i peggiori. E la porta era una punizione tra le più umilianti. Un posto in cui vedere la partita da lontano e ricevere dolorose pallonate in faccia che ti segnavano in viso di rosso per settimane. Un ruolo che ti costringeva a raccogliere la colpa del gol subìto e a essere ignorato dagli abbracci del gol...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Super Santos
“A centrocampo va messo quello che sa fare tutto a metà.”
- Dal libro: Super Santos
- La trovi in Sogno e Realtà
- Dal libro: Super Santos
“Quando avviene l’irreparabile, tutti tentano sempre il grande sogno mai realizzato. E tutti dicevano di aver assistito a un loro cugino o amico fraterno che c’era riuscito. Questo sogno era poter con un accendino sciogliere un po’ di plastica intorno al foro sul pallone. Coprire meticolosamente il foro, quindi fargli la bucatura, come si dice...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
“Quando finiva sotto una macchina il Super Santos resisteva, i bus invece lo facevano esplodere. Se una moto lo prendeva in pieno, il motociclista non aveva speranza, era a terra. Le auto più grosse o i fuoristrada, invece, lo deformavano, ma poteva resistere ancora molte partite. C’erano persino gli esperti di Super Santos secondo cui il pallone...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Super Santos
“Il pallone meno costoso era il Super Tele, ma era di plastica leggera, volava via ed era impossibile dargli direzione. Tirare di potenza il Super Tele significava perdere il pallone, condannarsi a scavalcare cancelli, correre per le campagne, far finire il pallone sotto un autobus. I ragazzini dicevano che era il pallone delle femmine.”
- Dal libro: Super Santos
“Quando ti presentavi con un’imitazione del Super Santos al campetto dovevi sempre giustificarti, dare una prova che i negozi vicini non avevano quello vero, oppure che sulla spiaggia non ne vendevano più. Ma se sgamavano che deliberatamente avevi scelto un’imitazione schifosa non avevi più diritto di giocare. Il pallone se lo prendevano, ma tu...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Super Santos
“Si dovrebbe trovare una traccia formale per poter comprendere i meccanismi ineluttabili e perenni che regolano le partite di calcio di strada. ”
- Dal libro: Super Santos
“Non c’è vergogna a protestare contro la cattiva sorte.”
- Dal libro: Super Santos
“Il pallone però che tutti invidiavano era il Tango: quanto di più simile al pallone di cuoio, all’inarrivabile pallone di cuoio, esistesse.”
- Dal libro: Super Santos
“L’illusione a volte può essere l’unica vera realizzazione possibile. E quindi va bevuta tutta.”
- Dal libro: Super Santos
- Dal libro: Super Santos
“'90° minuto', una trasmissione che interrompeva operazioni chirurgiche, celebrazioni di matrimoni e funerali, capace di far tacere qualsiasi discorso al solo vibrare della sigla d’inizio.”
“Camorra è una parola inesistente, da sbirro. Usata dai magistrati e dai giornalisti, dagli sceneggiatori. È una parola che fa sorridere gli affiliati, è un'indicazione generica, un termine da studiosi, relegato alla dimensione storica. Il termine con cui si definiscono gli appartenenti a un clan è Sistema.”
“Porsi contro i clan diviene una guerra per la sopravvivenza, come se l'esistenza stessa, il cibo che mangi, le labbra che baci, la musica che ascolti, le pagine che leggi non riuscissero a concederti il senso della vita, ma solo quello della sopravvivenza. E così conoscere non è più una traccia di impegno morale. Sapere, capire diviene una...” (continua)(continua a leggere)
“Qualunque sia la cosa da fare, sarà quella sbagliata per qualche motivo. Questa è la vera solitudine.”
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