Tutte le frasi di Stefano Bartezzaghi
- Dal libro: Sedia a sdraio
- Dal libro: Come dire
“La storia di un tenore e di un soprano che vogliono andare a letto insieme, e di un baritono che glielo impedisce.”
“MA DA SILVIO CE N’È PER TUTTI È ressa per tre passere.”
- Dal libro: Come dire
“INFUSO NERVOSO Tisana coll’erica.”
- Dal libro: Come dire
La bella parolaccia di una volta viveva e vigeva in uno stretto regime di protezionismo. Gli areali in cui allignava erano rigorosamente delimitati: ricreazioni scolastiche, osterie, caserme, campi sportivi, uffici, strade trafficate, camere da letto, riunioni informali di amici oppure (un “oppure” molto importante) di amiche. Circolava quasi... (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Come dire
“Di gentilezza si può morire? A guardarsi attorno parrebbe più pertinente dire che di cafoneria tocca vivere.”
“Lo rigano con l’origano.”
- Dal libro: Sedia a sdraio
“La memoria è un’ arte surreale, non si mette in movimento se non le organizzate uno spettacolo sorprendente.”
“A volte faccio errori che mi fanno imbestialire, porcha acca.”
“In passato si pensava alla facoltà creativa dell’uomo attraverso un’immagine aerea: l’ispirazione.”
Carmelo Bene o Giorgio Morandi non erano preoccupati della propria “creatività”: avevano da lavorare.
- Dal libro: Come dire
- Dal libro: Come dire
“Il servizio di pagamento via Internet del biglietto ferroviario ha preso il nome di ticketless, ma non sia mai detto che si possa vivere senza pezzi di carta: uno scontrino verrà emesso dal controllore che avrà verificato la correttezza della vostra posizione, e quello scontrino verrà chiamato, dando gioie puerili ai più scafati lessicografi,...” (continua)(continua a leggere)
“TREESPOTTING Guardare l’ontano.”
- Dal libro: Come dire
“Chi mostra le pagliuzze altrui espone le proprie travi al ludibrio del suo prossimo.”
Uno studio lessicale sul termine “creatività”, o meglio sull’inglese creativity, mostrerebbe che il suo più largo uso non è avvenuto nell’ambito e nell’epoca dell’estetica romantica, quando pure più si parlava di “creazione” a proposito dell’invenzione artistica e quando più l’artista pareva essere dotato di virtù sovrannaturali e demiurgiche.... (continua)(continua a leggere)
“I creativi arrivano quando i creatori se ne sono andati.”
“Senza creatività si avranno difficoltà di adattamento, non si affronteranno i problemi, si resterà sulle proprie posizioni. La mancanza di creatività diventa quindi un problema della collettività, poiché una società di uomini creativi è anche una società di uomini liberi, e viceversa.”
“STO CERCANDO UN LIBRO DA SPIAGGIA Le do Gödel?”
“Ho fatto mettere una cappa in kucina.”
- Dal libro: Sedia a sdraio
“CI RENDI NERVOSI I tic susciti.”
- Dal libro: Sedia a sdraio
- Dal libro: Come dire
“Offrire consigli linguistici ai medici parrebbe inutile: la categoria, parlando in generale, pare senza speranza, a partire dalla grafia personale. Offrire consigli linguistici ai pazienti, peraltro, pare altrettanto inutile: pazienti lo sono già per definizione, consigliar loro di portare pazienza parrebbe pleonastico, oppure beffardo.”
- Dal libro: Come dire
Abbastanza recente è la moda, dichiaratamente gergale, di -errimo applicato ad aggettivi che invece vogliono -issimo (molterrimo) o anche a sostantivi (“Ho calderrimo”, “Ho famerrima”) o addirittura ad aggettivi già al superlativo (“È pessimerrimo”).
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