Tutte le frasi di Tzvetan Todorov
“Il passato è fruttuoso non quando serve a nutrire il risentimento o il trionfalismo ma quando il suo gusto amaro ci porta a trasformarci.”
“Un modo di progredire dalla barbarie verso la civiltà consiste nel distaccarsi da sé per essere capaci di vedersi come dal di fuori, attraverso gli occhi di un altro ed esercitare così un giudizio critico non solo verso gli altri, ma anche verso se stessi.”
“È civilizzato, sempre e ovunque, chi sa riconoscere pienamente l’umanità degli altri.”
“Non soltanto il diavolo e i vampiri non esistono se non nelle parole, ma per di più il linguaggio solo consente di concepire ciò che è sempre assente: il soprannaturale.”
“Siamo tutti fatti di ciò che ci donano gli altri: in primo luogo i nostri genitori e poi quelli che ci stanno accanto; la letteratura apre all’infinito questa possibilità d’interazione con gli altri e ci arricchisce, perciò, infinitamente.”
“La bellezza della poesia si fonda sul suo significato e non può essere separata dalla sua verità.”
“Quando mi chiedono perché amo la letteratura, mi viene spontaneo rispondere: perché mi aiuta a vivere.”
“In un mondo che è sicuramente il nostro, quello che conosciamo, senza diavoli, né silfidi, né vampiri, si verifica un avvenimento che, appunto, non si può spiegare con le leggi del mondo che ci è familiare. Colui che percepisce l’avvenimento deve optare per una delle due soluzioni possibili: o si tratta di un’illusione dei sensi, di un prodotto...” (continua)(continua a leggere)
“Il soprannaturale nasce dal linguaggio: ne è insieme la conseguenza e la prova.”
“La letteratura permette a ciascuno di rispondere meglio alla propria vocazione di essere umano.”
“Barbarie e civiltà non assomigliano tanto a due forze in lotta per la supremazia, quanto a due poli di un asse, due categorie morali che ci permettono di valutare gli atti umani individuali.”
“Il fantastico, è l’esitazione provata da un essere il quale conosce soltanto le leggi naturali, di fronte a un avvenimento apparentemente soprannaturale.”
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