Tutte le frasi di Vito Mancuso
“La via giusta è simile all’acqua che, adeguandosi a tutto, a tutto è adatta.”
“La purezza del sentimento nasce dall’oscurità dell’impulso erotico.”
“Senza bontà e veridicità non si può giungere alla pienezza di bellezza che un essere umano può realizzare.”
“Ciò che auspico è il superamento nella mente dei credenti della convinzione che la verità della loro fede cattolica si misuri sulla conformità alla dottrina consolidata, tanto in campo dogmatico quanto in campo etico. Ciò che auspico è l’introduzione nella mente dei credenti di una concezione dinamico-evolutiva della verità (verità = bene) e non...” (continua)(continua a leggere)
“Essere liberi nella propria mente e nel proprio spirito, senza alcuna sudditanza esteriore, e al contempo coltivare una scrupolosa obbedienza interiore alla verità (o, che è lo stesso, al bene, alla giustizia, alla bellezza, all’amore): questo è il senso della vita spirituale, ed è questo l’obiettivo che intendo promuovere.”
“L’origine del male (sia del disordine fisico, sia del male morale vero e proprio) non è da collocarsi né nella necessità divina né nel peccato dell’uomo, bensì nella struttura stessa dell’essere che è originariamente caos oltre che logos. Il peccato umano, che di certo esiste ed è purtroppo tremendamente efficace, non è la causa, ma è una...” (continua)(continua a leggere)
“Chi è innamorato non è più padrone di sé, il suo corpo e la sua mente non gli obbediscono più come prima, si scopre in balìa di una sorta di irresistibile magnetismo fisico e psichico. Si tratta di una vera e propria dipendenza.”
“A volte i non credenti sono più vicini a noi di tanti finti devoti. Lei non lo sa, ma il Signore sì.”
“Credo in un Dio che prende così sul serio l’alleanza col mondo da essere coinvolto nel processo vitale mediante cui il mondo si fa, un Dio che si pone al servizio del mondo per farne scaturire mediante un ininterrotto processo il «regno di Dio». Credo in un Dio che, proprio come Gesù quella sera depose le sue vesti e prese a lavare i piedi ai...” (continua)(continua a leggere)
“Gli esseri umani continuano a porre domande e a pretendere risposte su Dio nella speranza di trovare una via di scampo.”
“Il negativo del mondo non è interpretato come la conseguenza di un evento particolare detto «peccato originale» che ha infranto la perfezione, per il semplice motivo che una perfezione iniziale non c’è. Il negativo viene prima della scelta consapevole dell’uomo. La libertà umana con i suoi cedimenti non è la causa del negativo, ne è piuttosto...” (continua)(continua a leggere)
“La conseguenza di una religione senza cultura è una civiltà senza religione.”
“L’impostazione cattolica ufficiale non lascia dubbi: è più importante la dimensione oggettiva-dottrinale della fede, definita e custodita dalla Chiesa. Da ciò consegue che il fondamento del cattolicesimo (che dovrebbe essere la fede) alla fine è un altro: è il potere ecclesiastico, per la precisione pontificio, con il suo Magisterium. Per questo...” (continua)(continua a leggere)
“La morte di Gesù non va ricondotta a una decisione prestabilita da parte di Dio Padre, bisognoso, o desideroso, di quel sangue innocente per redimere il mondo, ma a una logica inscritta da sempre in tutte le cose, visto che ogni forma di esistenza partecipa della passione primigenia e inestirpabile della vita.”
“Il mio obiettivo consiste nel promuovere pubblicamente la libera ricerca spirituale, all’insegna di una teologia che non risponda al principio di autorità ma a quello ben diverso di autenticità.”
“Al potere, a ogni tipo di potere, quello ecclesiastico compreso, non interessa l’uso limpido e disinteressato della ragione che, in quanto tale, ricerca solo coerenza e affidabilità (perché la ragione si definisce anzitutto in base al metodo, più che ai contenuti). Al potere interessa un’altra cosa: l’entrare in possesso di un punto fermo al...” (continua)(continua a leggere)
“Il caos va ricondotto alla strutturale imperfezione dell’essere creato, che esce dalle mani di Dio non come perfettamente compiuto ma come strutturalmente impastato di logos e di caos, di ordine e di possibilità di infrangere l’ordine, conditio sine qua non per la nascita della libertà e dello spirito capace di amore.”
“C'è chi sceglie Dio per disprezzo o più spesso per paura del mondo, e c'è chi sceglie il mondo per disprezzo o più spesso per noia di Dio; alcuni, invece, non scelgono né l'uno né l'altro, perché forse ormai privi di quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia».”
“Il mondo merita di essere amato? Oppure, a causa del prezzo altissimo di dolore che esso impone, meriterebbe ben altro, cioè disprezzo, avversione, persino odio, o solo noncuranza e distacco? E qual è il punto di vista più maturo per guardare questo mondo nel quale siamo capitati nascendo? L’incanto dell’alba e del tramonto, oppure un sisma e un...” (continua)(continua a leggere)
“Dio personale, se è davvero personale, cioè libero, creativo e non necessitato, non può essere né onnisciente né onnipotente. Lo era prima della creazione, nella dimensione dell’eternità, senza tempo e senza spazio, quand’era veramente «assoluto», cioè sciolto (ab-solutus) da ogni relazione, privo di legami e quindi veramente onnipotente,...” (continua)(continua a leggere)
“Nel mondo c’è finalità, ma non finalismo; l’essere ha una meta ma non un itinerario prefissato mediante cui raggiungerla. In tutte le cose c’è tensione, tendenza, anelito, eros, verso la crescita dell’organizzazione all’insegna della relazionalità, senza che ciò conduca però a una corsa lineare dell’essere verso la sua realizzazione. Al...” (continua)(continua a leggere)
“Oggi è la maggioranza dei credenti a non ritrovarsi più con i dettami della fede e della morale ufficiale, e la perplessità, che ai tempi di Maimonide interessava una ristretta cerchia di dotti, oggi invade la coscienza dei più.”
“Il vero uomo è l’uomo giusto e buono, e non c’è niente di più importante e di più bello dell’essere giusti e buoni, del coltivare dentro di sé una relazione con la realtà all’insegna di un radicale inter-esse, della relazione armoniosa. Credere in Dio significa estendere questa filosofia di vita alla storia e alla natura, significa assegnare a...” (continua)(continua a leggere)
“Oggi le utopie sono morte, ma con esse purtroppo sembra siano morti anche gli ideali. Talora ne discende una specie di depressione collettiva della speranza e dell’immaginazione sociale e, ancora peggio, una sfiducia di fondo dell’umanità in se stessa.”
“Dal cattolicesimo ufficiale non traspare la leggerezza responsabile della libertà, ma il peso de-responsabilizzante dell’obbedienza supina.”
“Perché si possa dare un’autentica e liberante esperienza di verità occorre aprirsi senza timore allo spirito dell’eresia. È la messa in dubbio, l’interrogazione inquieta, l’indagine che procede senza predeterminare già quale debba essere il risultato finale, a costituire il metodo verso la verità che libera. Eresia e verità sono contrarie e...” (continua)(continua a leggere)
“La fede personale di un leader politico non attesta nulla sulla religiosità dell’intero paese. Il problema però non è tanto la fede personale dei singoli politici (della quale solo Dio sa), quanto piuttosto l’esibizione pubblica di tale fede, esibizione che un politico di quel livello non farebbe mai se non presumesse di ricavarne benefici in...” (continua)(continua a leggere)
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