Frasi Celebri “papa francesco”
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“Politica e religione sono due punti di vista per affrontare lo stesso problema: l’uomo e le sue vicissitudini. L’unica difesa, affinché il popolo non accetti una leadership nefasta, è l’istruzione.”
“Il dialogo nasce da un atteggiamento di rispetto verso un’altra persona, dalla convinzione che l’altro abbia qualcosa di buono da dire; presuppone fare spazio, nel nostro cuore, al suo punto di vista, alla sua opinione e alle sue proposte. Dialogare significa un’accoglienza cordiale e non una condanna preventiva. Per dialogare bisogna sapere...” (continua)(continua a leggere)
“Il Dio vivo è quello che vedrà con i propri occhi all’interno del proprio cuore.”
“Un popolo deve mantenere la sua identità e, nel contempo, integrarsi armoniosamente con gli altri.”
“La vera amicizia consiste nel poter rivelare all’altro la verità del cuore.”
“I valori (o i non-valori) della corruzione integrano una vera cultura, con capacità dottrinale, linguaggio proprio, maniera di procedere peculiare. È una cultura di pigmeizzazione, in quanto convoca proseliti con il fine di abbassarli al livello di complicità ammesso.”
“Abbiamo bisogno di esercitarci nell’arte di ascoltare, che è più che sentire.”
- Dal libro: Pensieri dal cuore
“Gesù, scegliendo i suoi pastori, li fa rinascere a vita nuova, toccandoli nel più profondo del cuore. Nella visita agli infermi, nell’amministrazione dei sacramenti, nell’insegnamento della catechesi, in tutte le attività sacerdotali, si collabora con Cristo per fondare cuori cristiani e, contemporaneamente, attraverso questo cammino-impegno, il...” (continua)(continua a leggere)
“Mai si chiude, mai si ripiega sulle proprie sicurezze, mai opta per la rigidità autodifensiva. Sa che egli stesso deve crescere nella comprensione del Vangelo e nel discernimento dei sentieri dello Spirito, e allora non rinuncia al bene possibile, benché corra il rischio di sporcarsi con il fango della strada.”
“Non si vive meglio fuggendo dagli altri, nascondendosi, negandosi alla condivisione, se si resiste a dare, se ci si rinchiude nella comodità. Ciò non è altro che un lento suicidio.”
“Dal punto di vista dell’evangelizzazione, non servono né le proposte mistiche senza un forte impegno sociale e missionario, né i discorsi e le prassi sociali e pastorali senza una spiritualità che trasformi il cuore.”
“Evangelizzare è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare, vale a dire per predicare e insegnare, essere il canale del dono della grazia, riconciliare i peccatori con Dio, perpetuare il sacrificio del Cristo nella Santa Messa che è il memoriale della sua morte e della sua gloriosa...” (continua)(continua a leggere)
“Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti. Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga...” (continua)(continua a leggere)
“Il possesso privato dei beni si giustifica per custodirli e accrescerli in modo che servano meglio al bene comune, per cui la solidarietà si deve vivere come la decisione di restituire al povero quello che gli corrisponde.”
- Dal libro: Dio nella città
- Dal libro: Pensieri dal cuore
“Autorità: sappiate sempre esercitare l’autorità accompagnando, comprendendo, aiutando, amando; abbracciando tutti e tutte, specialmente le persone che si sentono sole, escluse, aride, le periferie esistenziali del cuore umano. Teniamo lo sguardo rivolto alla Croce: lì si colloca qualunque autorità nella Chiesa, dove Colui che è il Signore si fa...” (continua)(continua a leggere)
“Non c’è maggior libertà che quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera.”
“È indispensabile prestare attenzione per essere vicini a nuove forme di povertà e di fragilità in cui siamo chiamati a riconoscere Cristo sofferente, anche se questo apparentemente non ci porta vantaggi tangibili e immediati: i senza tetto, i tossicodipendenti, i rifugiati, i popoli indigeni, gli anziani sempre più soli e abbandonati, ecc.”
“L’annuncio di pace non è quello di una pace negoziata, ma la convinzione che l’unità dello Spirito armonizza tutte le diversità. Supera qualsiasi conflitto in una nuova, promettente sintesi. La diversità è bella quando accetta di entrare costantemente in un processo di riconciliazione, fino a sigillare una specie di patto culturale che faccia...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Dio nella città
“L’uscire da se stessi incontro all’altro si risolve nella vicinanza, in atteggiamenti di prossimità. Il nostro sguardo deve essere sempre capace di uscir fuori e di farsi prossimo. Non dev’essere autoreferenziale, ma trascendente.”
“Oggi da molte parti si reclama maggiore sicurezza. Ma fino a quando non si eliminano l’esclusione e l’inequità nella società e tra i diversi popoli sarà impossibile sradicare la violenza. Si accusano della violenza i poveri e le popolazioni più povere, ma, senza uguaglianza di opportunità, le diverse forme di aggressione e di guerra troveranno...” (continua)(continua a leggere)
“All’etica si guarda di solito con un certo disprezzo beffardo. La si considera controproducente, troppo umana, perché relativizza il denaro e il potere. La si avverte come una minaccia, poiché condanna la manipolazione e la degradazione della persona. In definitiva, l’etica rimanda a un Dio che attende una risposta impegnativa, che si pone al di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Dio nella città
“L’amore risulta oggi un’esperienza legata al mondo dei sentimenti incostanti e non più alla verità. Davvero questa è una descrizione adeguata dell’amore? In realtà, l’amore non si può ridurre a un sentimento che va e viene. Esso tocca, sì, la nostra affettività, ma per aprirla alla persona amata e iniziare così un cammino, che è un uscire dalla...” (continua)(continua a leggere)
“Un cuore indisciplinato può arrivare a rappresentare «l’uomo turba» di cui parla sant’Ignazio, colui che non sa dominare le proprie passioni. Questi uomini rischiano di seminare la divisione, disunire attraverso il tradimento per conquistarsi una manciata di adepti, instaurare uno stato di ingiustizia con un continuo comportamento farisaico in...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Dio nella città
“La Chiesa ai suoi inizi si formò nelle grandi città del tempo e si servì di esse per espandersi. Perciò possiamo operare con gioia e coraggio l’evangelizzazione della città attuale. Dinanzi alla nuova realtà della città si realizzano nella Chiesa nuove esperienze, come il rinnovamento delle parrocchie, la settorializzazione, nuovi ministeri,...” (continua)(continua a leggere)
“Dal momento che sono chiamato a vivere quanto chiedo agli altri, devo anche pensare a una conversione del papato.”
- Dal libro: Dio nella città
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