Frasi di “Totò le Moko”
(1949)Titolo Totò le Moko
Anno 1949
Regista Carlo Ludovico Bragaglia
Genere Commedia
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Regista Carlo Ludovico Bragaglia
Genere Commedia
Trama – Il mafioso Pep le Mok muore durante una sparatoria contro la polizia e la sua banda decide che il nuovo capo sarà un suo parente di Napoli, il musicista di strada Antonio Lumaconi.
Tutti gli attori – Totò, Gianna Maria Canale, Carla Calò, Franca Marzi, Elena Altieri, Luigi Pavese, Mario Castellani, Carlo Ninchi, Ciro Berardi, Bruno Cantalamessa, Enzo Garinei, Luigi Garrone, Guglielmo Leoncini, Armando Migliari, Riccardo Rioli, Gianni Rizzo, Marcella Rovena, Alessandro Tedeschi, Flora Torrigiani
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“Napoli! Zi' Teresa! Il Vesuvio! La Bersagliera! «A Marechiaro ce sta 'na fenesta»! Ah, come tornerei volentieri a Napoli!”
“Sono rimasto isolato: lei che ha il panfilo, me la darebbe una panfilata fino a Napoli?”
“- Totò Le Moko: E dove avete intenzione di condurmi a quest'ora?
- Il Commissario: In Questura dal questore!
- Totò Le Moko: E a quest'ora il Questore è in questura?”“La tua concorrenza è sleale! Il tuo naso è più lungo del mio!”
“Oddio c'ho la tasta sulla teglia! C'ho la teglia sulla tasta! C'ho la taglia sulla testa!”
“Il trombone, checché se ne dica, eziandio, è sempre un trombone.”
“Lei è un cretino, si specchi, si convinca.”
“L'elettricità scarseggia, i condannati a morte vanno a finire sulla sedia a gas.”
“Mi stanno per arrestare, è una questione di secondi, anzi di secondini.”
“Casbah mia, Casbah mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia.”
“Qui si tollerano troppe cose: questa è una Casbah di tolleranza e, coi tempi che corrono, c'è pericolo che la chiudano.”
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