Angelo, guarda il passato
Titolo: Angelo, guarda il passato
Titolo originale: Look Homeward, Angel: A Story of the Buried Life
Autore:Thomas Clayton Wolfe
Anno di prima pubblicazione: 1929
Acquista questo libro suTitolo originale: Look Homeward, Angel: A Story of the Buried Life
Autore:Thomas Clayton Wolfe
Anno di prima pubblicazione: 1929
Contenuto: Il primo romanzo in gran parte autobiografico dell'autore Thomas Wolfe. Dalla sua pubblicazione nel 1929, è stato acclamato come uno dei più grandi romanzi americani ed è tra le migliori opere letterarie del sud americano.
La storia racconta la vita di Eugene Gant, dalla sua nascita al suo 19esimo compleanno (quando finalmente se ne va di casa definitivamente). Cresciuto da un padre alcolizzato in via di guarigione, Eugene cresce circondato dalla letteratura e dalla poesia e sviluppa così un profondo amore per i libri e aspira a diventare lui stesso uno scrittore. Liberamente ispirato alla vita di Wolfe, seguiamo Eugene mentre affronta i conflitti familiari, l'amore giovanile e le sue ambizioni letterarie mentre cresce, si trasferisce e inizia la sua carriera di scrittore.
La storia racconta la vita di Eugene Gant, dalla sua nascita al suo 19esimo compleanno (quando finalmente se ne va di casa definitivamente). Cresciuto da un padre alcolizzato in via di guarigione, Eugene cresce circondato dalla letteratura e dalla poesia e sviluppa così un profondo amore per i libri e aspira a diventare lui stesso uno scrittore. Liberamente ispirato alla vita di Wolfe, seguiamo Eugene mentre affronta i conflitti familiari, l'amore giovanile e le sue ambizioni letterarie mentre cresce, si trasferisce e inizia la sua carriera di scrittore.
Frasi di “Angelo, guarda il passato” 6 citazioni
“Le mura della prigione dell'io si erano chiuse del tutto intorno a lui; era rinchiuso completamente dal plastico potere della sua immaginazione - aveva imparato come proiettare meccanicamente, di fronte al mondo, una copia accettabile di sé che l'avrebbe protetto dalle intrusioni.”
“Di tutto il lento sperimentare della storia, di quell'infinito spreco di natura seminale che per un caso fortuito impianta il seme sacro della poesia dai lombi vuoti e stanchi di un vagabondo nel grembo di una ragazza di campagna, di tutti i tentativi alla cieca con cui la vita prende forma, Gant fu uno dei prodotti più straordinari e singolari.”
“Capiva che gli uomini erano sempre sconosciuti gli uni agli altri, che nessuno riesce mai a conoscere nessun altro, che, imprigionati nell'utero buio di nostra madre, veniamo alla luce senza vederla in faccia, che le siamo messi in braccio da sconosciuti, e che, catturati in quella definitiva prigione dell'essere, non ne fuggiamo mai, non...” (continua)(continua a leggere)
“Il desiderio, col suo becco insanguinato, gli rompeva il cuore come una virtù gelosa: egli faceva la morale sulle cose che gli erano negate.”
“Il dolore dev'essere commisurato in base alle circostanze del presente; la sofferenza, secondo i limiti dell'ora.”
“Le montagne sono da sempre la sede tradizionale della libertà.”
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