Elogio dei giudici scritto da un avvocato
Titolo: Elogio dei giudici scritto da un avvocato
Autore:Piero Calamandrei
Anno di prima pubblicazione: 1935
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Anno di prima pubblicazione: 1935
Frasi di “Elogio dei giudici scritto da un avvocato” 12 citazioni
- La trovi in Diritto e Avvocati
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“L'avvocato, che nel difendere una causa entra in aperta polemica col giudice, commette la stessa imprudenza dell'esaminando, che durante la prova si prende a parole coll'esaminatore.”
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“L'avvocato deve sapere in modo così discreto suggerire al giudice gli argomenti per dargli ragione, da lasciarlo nella convinzione di averli trovati da sè.”
“Certi clienti vanno dall’avvocato a confidargli i loro mali, nell’illusione che, col contagiarne lui, essi ne rimarranno subito guariti: e ne escono sorridenti e leggeri, convinti di aver riconquistato il diritto di dormire tranquilli dal momento che hanno trovato che si è assunto l’obbligo professionale di passare le sue notti agitate per conto...” (continua)(continua a leggere)
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“Avvocato sommo è colui che riesce a parlare in udienza colla stessa semplicità e la stessa schiettezza con cui parlerebbe al giudice incontrato per via: colui che, quando veste la toga, riesce a dare al giudice l’impressione che può fidarsene come se fosse fuori di udienza.”
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“A questa inversione della logica formale par che il giudice sia consigliato ufficialmente da certi procedimenti giudiziari: come quelli che, mentre gli impongono di pubblicare in fine d'udienza il dispositivo della sentenza (cioè la conclusione), gli consentono di ritardar di qualche giorno la formulazione dei motivi (cioè delle premesse).”
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- "Evidentemente lei ha sbagliato la difesa..."
- "No - disse l'avvocato - ho sbagliato la porta".
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