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I bastardi di Pizzofalcone
“L’amore è così. Tu puoi tenerlo nascosto a lungo, puoi celarlo dietro gli sguardi e i gesti di ogni giorno. Puoi lasciarlo in silenzio, coltivarlo come una pianta; ma il giorno in cui decidi di portarlo fuori, alla luce del sole, allora non lo comandi più. Comanda lui, l’amore. Decide per te, si apre come un fiore bellissimo, vuole tutto lo spazio.”
“Aveva appreso, col tempo, che seguire l’istinto non era altro che dare ascolto a una parte del pensiero che continuava a lavorare sotto il limite della coscienza. E spesso, proprio per questo, era il pensiero migliore, quello che poteva concentrarsi senza le distrazioni del mondo esterno.”
“Mare. Mare nell’aria. Mare sulla strada. Mare in cielo, fino alle finestre serrate dei piani piú alti. Mare nelle orecchie, che attutisce il soffio del vento. Mare sulle rocce, che spacca sé stesso e urla roco. Mare goccia a goccia, che vola. Mare che turbina.”
“Ma i silenzi non mentono, si diceva al suo paese: le parole sì, i silenzi no.”
“Lo sai, le donne prendono un uomo perché lo scelgono fra tutti. Vedono i difetti, e pensano di poterli cambiare, però gli uomini non cambiano; e gli uomini prendono una donna augurandosi che non cambi mai, e invece le donne cambiano sempre.”
“I soldi servono appunto a questo, no? A potersi dedicare alle cose belle. E che c’è di più bello dell’amore? A parte il burraco, naturalmente.”
“Chissà come sarebbe, se le emozioni rimanessero sospese in aria come un odore. Se nell’aria fosse rimasto il profumo del tuo sorriso triste, l’ultima volta che ho visto il tuo viso. Chissà che profumo avrebbe avuto, il tuo sorriso.”