I quaderni di Malte Laurids Brigge
Titolo: I quaderni di Malte Laurids Brigge
Titolo originale: Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge
Autore:Rainer Maria Rilke
Anno di prima pubblicazione: 1910
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Autore:Rainer Maria Rilke
Anno di prima pubblicazione: 1910
Frasi di “I quaderni di Malte Laurids Brigge” 9 citazioni
“Io imparo a vedere. Non so perché tutto penetra in me più profondo e non rimane là dove, prima, sempre aveva fine e svaniva. Ho un luogo interno che non conoscevo. Ora tutto va a finire là. Non so che cosa vi accada.”
“Anche avere ricordi non basta. Si deve poterli dimenticare, quando sono molti, e si deve avere la grande pazienza di aspettare che ritornino.”
“Noi passiamo e ho l’impressione che, distratti e occupati quali siamo, a questo nostro passare, poniamo poca attenzione.”
“Ci sono giorni in cui tutto intorno a noi è lucente, leggero, appena accennato nell’aria chiara e pur nitido. Le cose più vicine hanno già il tono della lontananza, sono sottratte a noi, mostrate a noi ma non offerte; e ciò che ha rapporto con gli spazi lontani – il fiume, i ponti, le lunghe strade e le piazze che si prodigano -, tutto ciò ha...” (continua)(continua a leggere)
“Una volta si sapeva (o si sospettava, forse) di avere in sé la morte come il frutto ha il nocciolo. I bambini ne avevano una piccola in sé e gli adulti una grossa. Le donne l'avevano nel grembo e gli uomini nel petto. La si aveva e questo dava a ciascuno una speciale dignità e un silenzioso orgoglio.”
“Bisognerebbe aspettare e raccogliere senso e dolcezza per tutta una vita e meglio una lunga vita, e poi, proprio alla fine, forse si riuscirebbe poi a scrivere dieci righe che fossero buone. Poiché i versi non sono, come crede la gente, sentimenti (che si hanno già presto), sono esperienze.”
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