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Il giallo del quaderno giallo
“Noi umani riteniamo che gli oggetti siano morti, inerti. Ma non è vero. Hanno dentro un’energia. Invisibile, nascosta. Che li muove. Basta un nostro minimo gesto o errore o svista e l’oggetto se ne approfitta per guadagnarsi la sua libertà.”
“Le cose possono anche essere perfide… Perché, non ti credere, le cose hanno una vita loro.”
“Il libraio fuori dal tempo. Era un piccolo uomo dal viso rugoso: la cui pelle era dello stesso colore delle pagine ingiallite dei libri antichi che lo circondavano. Difficile azzeccare la sua età.”
“Fred è solo. Unica compagnia: ricordi, rimorsi, rimpianti. Si gratta nervosamente la nuca. Sbuffa. Raggiunge il bagno. Si passa una mano sulle guance mentre si osserva nello specchio. Occhi negli occhi. Non si piace. Per niente. Palpebre gonfie. Pelle bianchiccia cadente. Sguardo spento.”
“I portieri erano di varia provenienza, ciascuno rappresentava un diverso continente. Faceva eccezione la scala A, unica portineria dove ancora sventolava il tricolore. E unica anche a essere presieduta da una donna.”