Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio

“Come ha detto Dugas, noi ridiamo, per così dire, 'par ricochet' (di rimbalzo). Il riso è fra le espressioni più contagiose degli stati psichici. Quando faccio ridere un'altra persona raccontandole un mio motto di spirito, in definitiva sto facendo uso di lei per suscitare il riso in me stesso; e si può infatti osservare che una persona che ha...” (continua)(continua a leggere)
Sigmund Freud

“Il bisogno dell'uomo di ricavare piacere dai suoi processi mentali ricrea sempre nuovi motti che poggiano sui nuovi interessi del giorno.”
Sigmund Freud

“Ogni motto richiede un proprio pubblico, e ridere degli stessi motti è prova di una vasta concordanza psichica.”
Sigmund Freud

“Si ricorre al motto tendenzioso con speciale predilezione per poter aggredire e criticare persone altolocate che pretendono di esercitare un'autorità. In questi casi il motto è una ribellione contro questa autorità, una liberazione dall'oppressione che essa esercita.”
Sigmund Freud

“Non tutti i risparmi di espressione, non tutte le abbreviazioni, sono per questo stesso motivo anche motti di spirito.”
Sigmund Freud

“L'effetto di un motto di spirito nasce dalla confusione seguita dall'illuminazione.”
Sigmund Freud

“Quando non è fine a sé stesso, cioè non è innocente, il motto è subordinato a due sole tendenze, che a loro volta possono essere viste come unitarie: esso è o un motto ostile (al servizio dell'aggressione, della satira, della difesa) o un motto osceno (al servizio della denudazione).”
Sigmund Freud

“Possiamo dire forte e chiaro ciò che questi motti sussurrano: i desideri e le brame dell'uomo hanno diritto di far sentire la loro voce accanto alle rigide pretese della morale; e ai nostri giorni si è detto, con enfasi e persuasiva, che questa morale è solo il precetto egoistico dei pochi ricchi e potenti che in ogni tempo possono soddisfare...” (continua)(continua a leggere)
Sigmund Freud

“Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.”
Sigmund Freud