Il Romanzo della Nazione
Frasi di “Il Romanzo della Nazione” 10 citazioni
“Una madre te la porti dietro dappertutto.Un padre sa essere un bravo inseguitore , l'occhio di Dio che insegue la sua creatura prediletta fino in capo al mondo....la madre la creatura prediletta se la porta con sé, incistata nelle interiora più profonde, nelle terminazioni nervose, nel midollo delle ossa, nei coni e nei bastoncelli della retina....” (continua)(continua a leggere)
“Ogni uomo, madre, è un futuro costruttore di nazioni, se solo non parte così svantaggiato, s’intende. Se, magari, non si palesa al mondo con una cuffietta in testa, con una cuffietta allacciata ben stretta sotto il mento. Questo è provocare il Destino, invocarlo, convocarlo, mettergli in mano la leva della ghigliottina.”
“Non c’è spesa più necessaria per una casa, non c’è come mettere dodici piatti in tavola che ti dice che tutto va bene, che ce n’è per tutti. E starsene in cucina a pelare, a battere, a bollire e friggere e soffriggere e poi mettere in tavola per dodici è come essere sul Lago di Tiberiade a moltiplicare i pani e i pesci. Una tavola da dodici è un...” (continua)(continua a leggere)
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“Ci siamo rivoltati contro i nostri padri e ci è sembrata una buona cosa tanto per cominciare.”
“Lui e il signor Trippi e tutti quanti loro, i lavoratori, si sono messi in testa di costruire una nazione con le loro mani. Non speravano di farlo, loro ci credevano davvero che l’avrebbero fatto.”
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